2016-06-18 12:53:00

Commento di don Gianvito Sanfilippo al Vangelo della Domenica XII T.O.


Il Vangelo della 12.ma Domenica del Tempo ordinario presenta il brano in cui Gesù domanda ai discepoli chi la gente dica ehe Egli sia, per poi rivolgere diretamente la domanda ai Dodici:

"'Ma voi, chi dite che io sia?". Pietro rispose: 'Il Cristo di Dio'.

Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di don Gianvito Sanfilippo presbitero della diocesi di Roma:

“Molte opinioni sull’identità di Gesù vengono espresse dalle folle, nel Vangelo di questa domenica: il Battista redivivo, Elia, o uno dei profeti. Non è facile, di fatto, percepire la Sua divinità; Pietro, per grazia di Dio, riconosce in Lui il Messia atteso da Israele, ma anch’egli con gli altri discepoli deve fare un passo ulteriore per riconoscere pienamente la missione del Cristo. Ogni giudeo, infatti, attendeva, in quel tempo, la liberazione politica del popolo eletto attraverso un Redentore potente. Ora, invece, il “Figlio dell’uomo”, pur essendo Dio, non tiene conto della sua dignità e onnipotenza desiderando, piuttosto, bere ardentemente il calice della Passione, sacrificandosi con umiltà sulla croce, per la salvezza di tutti. Egli non fa giustizia alla maniera umana, portando su di sé i peccati degli altri. La sorpresa, poi, cresce quando invita gli apostoli a fare altrettanto seguendo le sue orme: lo stesso stile di vita, rinnegando il proprio ego per portare la croce di ogni giorno. Non si tratta di una richiesta moralistica opprimente che non si è in grado di ottemperare, ma piuttosto di una buona notizia che rigenera: il Signore ha il potere di operare in ogni uomo questo miracolo effondendo lo Spirito, Cristo sa renderci capaci di soffrire per amore, e di obbedire a Dio invece che a noi stessi. Questa è vera libertà!








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