2016-06-18 14:00:00

Sri Lanka: festa per il 150° del primo giornale cattolico singalese


Fedeli cattolici e di altre religioni hanno festeggiato il 150mo anniversario del Gnarath Pradeepaya (Lanterna di saggezza), il primo giornale cattolico in lingua singalese dello Sri Lanka e tra i giornali più antichi di tutta l’Asia. Partito come semplice notiziario in quattro pagine su eventi della Chiesa cattolica, oggi il giornale è composto da 24 pagine a colori ed viene stampato in 30mila copie. La sua diffusione però - riferisce l'agenzia AsiaNews - è molto più capillare, dato che le famiglie srilankesi sono numerose, con 4 o 6 figli. Il giornale è stato fondato il 7 giugno 1866 da un laico, John Fernando, e ha iniziato le pubblicazioni con una redazione di 8 laici e un sacerdote. Dopo circa 20 anni, l’arcidiocesi di Colombo ne ha acquistato la proprietà.

Nell'ultimo periodo raddoppiata la distribuzione 
Da 150 anni ad oggi, le copie vengono vendute ogni venerdì nelle parrocchie o nelle edicole di tutto il Paese. Nell’ultimo periodo la distribuzione è aumentata circa della metà, a testimonianza del grande interesse per la Chiesa universale. Reka Denipitiya, che vende il giornale nella parrocchia di santa Maria a Jaela (periferia a nord di Colombo), dice ad AsiaNews: “Quando io sono arrivata lo scorso anno, si vendevano 195 copie a settimana. Oggi invece ne vendo 300. Questo vuol dire che i lettori apprezzano il contenuto delle notizie”.

Tutte le notizie del giornale lette alla luce della fede
Il giornale pubblica eventi e fatti su Chiesa, economia, politica, questioni sociali, ma con un taglio editoriale ben preciso: le notizie sono valutate con una prospettiva di fede. Tharanga Nonis, un imprenditore cattolico, afferma: “Ci sono molti articoli e notizie legati alla vita umana, ai temi attuali e al Papa. Ed è questo che spinge le persone a comprare il Gnarath Pradeepaya”.

Tra le testimonianze dei lettori anche conversioni dal buddismo
Sunny Fernando, che distribuisce il giornale da 45 anni a Moratuwa (a sud della capitale), sostiene: “Il giornale costava meno di 20 centesimi ed è stato di grande utilità per mantenere le persone informate ed educare i cattolici, quando non esistevano i moderni mezzi di comunicazione”. "Il giornale non è stato solo un semplice divulgatore di decessi o matrimoni – dice Sunny Fernando – ma ha suscitato conversioni dal buddismo ed ha fornito anche una chiave di lettura diversa” in un Paese a maggioranza buddista. Su un totale di 21 milioni di abitanti, il 70% della popolazione professa il buddismo, il 10% è islamico, il 12% indù e il 7% cristiano. (M.M.P.)








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