2016-06-20 15:00:00

Concilio Pan-ortodosso: Bartolomeo ringrazia Papa Francesco


Con un “cordiale grazie” a Papa Francesco che ieri all’Angelus ha ricordato e pregato con i fedeli presenti in piazza San Pietro per il “santo e grande Concilio della Chiesa ortodossa”, il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, ha aperto questa mattina a Chania, nell’isola di Grecia, i lavori conciliari che entreranno nel vivo oggi, dopo la celebrazione ieri della Divina Liturgia nella festa ortodossa di Pentecoste. Prima di leggere la prolusione - riporta l'agenzia Sir - il Patriarca Bartolomeo ha ricordato quanti stanno supportando il Concilio e tra loro ha citato Papa Francesco.

Le Chiese assenti hanno ribadito le ragioni della mancata partecipazione
Nel prendere la parola, Bartolomeo ha ricordato ai presenti che “il mondo ci sta guardando” e questo – ha aggiunto – ci chiede “una responsabilità più grande”. Prima poi di dare lettura alla prolusione, Bartolomeo ha fatto riferimento alle assenza delle Chiese di Mosca, Bulgaria, Georgia e Antiochia. E ha dato lettura dei messaggi ricevuti dal Patriarca Giovanni X di Antiochia e dal Patriarca Kirill di Mosca in cui sono ribadite le ragioni della mancata partecipazione.

Ieri la solenne celebrazione della Pentecoste
I primati delle Chiese ortodosse hanno concelebrato ieri la grande Festa della Pentecoste nella Chiesa di Saint Menas in Heraklion, con una liturgia di 4 ore. A presiedere la liturgia, il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, circondato dai Patriarchi Teodoro di Alessandria, Theophilos di Gerusalemme, Irinej di Serbia, Daniel di Romania; gli arcivescovi Chrysostomos di Cipro e Ieronymos di Atene e di tutta la Grecia, il metropolita Sawa di Varsavia e di tutta la Polonia e gli arcivescovi Anastasios di Albania e Rastislav di Cechia e Slovacchia. Alla liturgia erano presenti anche il Presidente della Repubblica di Grecia, Prokopis Pavlopoulos, membri del governo e autorità politiche locali.

Appello all'unità di Bartolomeo I
Rivolgendosi ai primati e a una folla di vescovi, clero e laici sia all’interno che all’esterno della Chiesa, il Patriarca ecumenico ha parlato dell’unità e della cattolicità della Chiesa. “Oggi è anche un giorno in cui gridiamo al Paraclito e lo imploriamo di venire e rimanere tra noi, di custodirci nella sua verità e santità, secondo la preghiera dolorosa del Signore nel giardino del Getsemani”. La preghiera di Gesù per l’unità è “la domanda primordiale dell'umanità in un mondo diviso”.

La via dell'unità esige sacrificio e molto lavoro
“Indipendentemente dalle nostre differenze – ha detto Bartolomeo - noi ortodossi dobbiamo sottolineare che l’unica via da intraprendere nel mondo è l’unità. Certamente, questa via esige un sacrificio vivente, molto lavoro e richiede dura lotta per non allontanarsi. È certo che questo Concilio contribuirà in questa direzione, stabilendo – attraverso la consultazione nello Spirito Santo, e il dialogo franco e costruttivo – un clima di fiducia e di comprensione reciproca”. “La nostra missione è l’unità della Chiesa ortodossa e dei suoi fedeli”, ha quindi ribadito il Patriarca. 

Il mondo ha sete di un messaggio di verità, purezza e speranza
“Mettendo da parte i problemi causati dalla nostra diversa provenienza etnica, imploriamo il Paraclito perché scenda su tutti noi, così che illuminati da Colui che è luce e vita e fonte spirituale di saggezza, possiamo rivolgerci al mondo che ha sete di un messaggio di verità, purezza e speranza”. (R.P.)








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