2016-06-24 19:41:00

Armenia, padre Majewski: il Papa ha toccato il cuore del Male


E’ stata una giornata intensa ed emozionate questa prima di Francesco in Armenia, a Yerevan. Questo il commento del direttore dei Programmi della Radio Vaticana, padre Andrea Majewski che, al microfono di Giancarlo La Vella, sottolinea l’importanza dei due incontri di oggi: il primo nella Cattedrale armena apostolica, laddove ha sottolineato l’importanza della fede che unisce, e poi il secondo, quello con il presidente e le autorità:

R. - Forse è stata una sorpresa, ma molti si aspettavano che il Papa dicesse parole forti. Il Papa ha usato la parola ‘genocidio’, l’aveva usata già parlando in Vaticano, ora l’ha ripetuta: si vede che il Papa vuole toccare al cuore il male che si realizzò cento anni fa, vuole quasi toccarlo da vicino e indicare con il dito che è stato un atto disumano. Questa parola naturalmente avrà una grande eco in tutto il mondo, già abbiamo sentito alcuni commenti. La prima giornata, quindi, mi pare che sia stata molto importante per gli armeni, abbiamo visto come con entusiasmo e quasi con filiale fiducia accoglievano il Papa che è stato tanto, tanto, aspettato qua a Yerevan e in tutta l’Armenia.

D. – Il Papa, in aereo, ha fatto riferimenti importante a vicende vissute dall’Europa nelle ultime ore …

R. – Sì e non solo dell’Europa. Prima di tutto il Papa ha espresso la sua grande soddisfazione per l’esito positivo dei colloqui di pace in Colombia. Poi, per la notizia che gli è arrivata mentre era sull’aereo - come lui stesso ha detto - la vicenda legata alla Brexit, il Papa si è espresso con tanta fiducia, il popolo - ha detto - ha scelto la strada, ma il Papa ha fiducia nella Gran Bretagna, nell’Europa e in un futuro pieno di speranza.   








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