2016-06-24 17:57:00

Karekin II: commossi dal calore del Papa per il popolo armeno


Nell’incontro di preghiera tenutosi nella Cattedrale di Etchmiadzin, Sua Santità Karekin II, Catholicos di tutti gli armeni, ha rivolto un caloroso discorso al Papa, appena giunto in Armenia. “Siamo profondamente toccati – ha esordito – per il fatto che, accettando il nostro invito, ha deciso di visitare l’Armenia e la Madre Sede di Etchmiadzin”, antichissimo tempio che “è la testimonianza del sacro voto che il nostro popolo sigillò con Dio”. “Siamo infinitamente lieti che oggi” in questa santa Cattedrale “si uniscano le preghiere dei vicari delle Sedi Apostoliche di San Pietro e dei Santi Taddeo e Bartolomeo per la pace ai fedeli e al mondo, per l’amore, lo spirito fraterno e per la collaborazione feconda”.

Karekin ha ricordato con commozione la visita di San Giovanni Paolo II in Armenia, in occasione del 1700° anniversario di proclamazione del Cristianesimo come religione di Stato: “Quella era la prima visita alla nostra Patria del vicario della Sede di San Pietro, che diede una spinta collaborativa nelle relazioni fraterne delle nostre Chiese. Relazioni che anche Lei ha contribuito a far crescere nelle diverse tappe del suo servizio, mostrando particolare calore nei confronti della nostra Chiesa e del nostro popolo. La visita di Sua Santità è una nuova conferma della fratellanza e della collaborazione delle nostre Chiese che rafforza i fedeli apostolici e cattolici” che “riempie di ottimismo” e spinge a rendere “più tangibili le testimonianze di fede” perché siano permeate di amore cristiano.

“I figli del nostro popolo – ha detto - ricordano con gratitudine la Sua messa solenne nella Cattedrale di San Pietro offerta in memoria delle vittime del genocidio armeno ed il Suo discorso storico in cui ha condannato il genocidio stesso. Ringraziamo il Signore, perché oggi qui insieme con Sua Santità, coi figli della Chiesa Cattolica, coi concittadini nostri e coi numerosi figli del nostro popolo arrivati qui in occasione della Sua visita, possiamo pregare e invocare l’intercessione delle Vittime canonizzate del genocidio armeno. La testimonianza di sangue  è la garanzia della vittoria della fede non solo per il popolo armeno ma soprattutto per la fede cristiana tutta”.

“Dopo le devastazioni del genocidio armeno e degli anni della dottrina ateistica del comunismo – ha proseguito Karekin - oggi la nostra Chiesa in condizioni di indipendenza rivive un risveglio spirituale realizzando liberamente la missione apostolica dentro la vita del nostro popolo. La nostra Chiesa porta la propria partecipazione nella vita di tutti i cristiani, avendo la ferma convinzione che in questo periodo, in cui nel mondo le crisi spirituali, politiche, economiche e umanitarie si aggravano, più che mai acquista sempre più importanza la preghiera ecumenica delle Chiese sorelle e la loro collaborazione per rendere feconda la missione della Chiesa di Cristo, per la conservazione e valorizzazione dei valori spirituali e morali nel mondo, per la tutela dell’amore verso il prossimo”.  

Infine, Karekin ha elevato la sua preghiera per la Chiesa di Gesù e per il rafforzamento della pace e della concordia nel mondo.

 

 








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