2016-06-24 12:52:00

Il Papa è giunto in Armenia


E' iniziato il 14.mo viaggio apostolico all'estero di Papa Francesco il quale è giunto in Armenia, la "prima nazione cristiana", in quella regione ex-sovietica del Caucaso dove tornera' di nuovo in settembre per le visite in Georgia e Azerbaigian. Dopo meno di quattro ore di volo, l'aereo papale è atterrato con 10 minuti di anticipo, alle 14.50 (12.50 in italia) allo scalo internazionale 'Zvartnots' di Yerevan. Al centro del viaggio, il consolidamento dei rapporti ecumenici con la Chiesa apostolica armena, l'incoraggiamento alla piccola e minoritaria Chiesa cattolica locale, nonche' l'attestazione di vicinanza al "popolo martire" armeno, vittima nel corso della storia di persecuzioni e massacri.

Papa accolto dal Presidente della Repubblica e dal Catholicos Karekin II
Ad accogliere il Papa all'aeroporto di Yerevan il Presidente della Repubblica dell'Armenia Serzh Sargsyan e dal Catholicos armeno apostolico Karekin II. Due bambini, in abito tradizionale, offrono al Papa il pane e il sale segno di benvenuto. Presenti il Patriarca armeno cattolico, Gregoire Pierre XX Ghabroyan, alcuni vescovi armeno apostolici e cattolici, alcune autorità dello Stato ed un gruppo di fedeli con un coro di bambini. L'accoglienza è stata ufficiale ma informa, con gli inni del Vaticano e dell'Armenia, gli onori militari e la presentazione delle delegazioni presenti all'aeroporto. 

Programma della giornata di oggi
Subito dopo la cerimonia di benvenuto all'aeroporto di Yerevan, il Papa andra' in visita di preghiera alla cattedrale apostolica a Etchmiadzin. Nel Palazzo apostolico, sede del patriarca supremo (Catholicos) di tutti gli Armeni, Karekin II, il Papa alloggera' nei tre giorni di visita. Alle 18.00 (le 16.00 italiane) Francesco andra' quindi in visita di cortesia al Presidente della Repubblica Serzh Sargsyan nel Palazzo presidenziale a Yerevan, dove incontrera' poi le autorita' civili e il Corpo diplomatico. Alle 19.30, le 17.30 in Italia, e' infine previsto l'incontro personale e il colloquio col catholicos Karekin II nel Palazzo apostolico di Etchmiadzin.

 








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