2016-06-24 08:00:00

Presentato il Giubileo delle Università e dei Centri di Ricerca


“Conoscenza e Misericordia. La terza missione dell’Università”. E’ questo il filo conduttore del Giubileo delle Università, presentato questa mattina a Roma, che si svolgerà dal 7 all’11 settembre prossimo. L’incontro è promosso dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica in collaborazione con Ufficio per la Pastorale Universitaria della diocesi di Roma, e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il servizio di Marina Tomarro:

300 relatori provenienti da tutto il mondo, oltre 1000 i partecipanti previsti, 20 le sessioni di lavoro che toccheranno dai temi economici a quelli della comunicazione, dalla bioetica alla teologia, fino alla psicologia e alla finanza, una tavola rotonda che raggrupperà rettori di tutti i cinque continenti e infine l’udienza con Papa Francesco. Sono questi alcuni dei punti principali del Giubileo delle Università. Il vescovo Lorenzo Leuzzi, delegato per l’ufficio diocesano per la Pastorale Universitaria:

“Credo che il Giubileo delle Università sia un momento importante perché offre un’occasione per andare ancora più in profondità sul tema della misericordia e dunque il tentativo di passare dalla misericordia assistenziale alla misericordia progettuale. E’ un passaggio che non significa esclusione, ma tentativi di recuperare la dimensione assistenziale per rilanciarla in quella progettuale, perché oggi siamo di fronte a una società che dev’essere costruita, come Papa Francesco ci ha più volte indicato. Siamo di fronte a un cambiamento d’epoca che impone una nuova riflessione, cioè cercare, lavorare insieme, attraverso la collaborazione di tutti, perché l’umanità ha davanti a sé grandi sfide nelle quali e per le quali l’università deve svolgere un ruolo determinante”.

E durante l’incontro è stato presentato anche il Premio Giornalistico “Giubileo 2016”. Il commento di Michele Petrucci presidente del Co.Re.Com.Lazio, il comitato regionale per le Comunicazioni:

“Noi del Co.Re.Com consideriamo questo Premio una tappa fondamentale nel nostro percorso di sostegno all’emittenza locale, agli operatori dell’informazine, ai giornalisti perché il nostro obiettivo è quello di incentivare e promuovere la qualità dei servizi e dei contenuti e soprattutto la creatività di contenuti originali. Ecco: questa vuole essere una tappa simbolica ma a nostro avviso importante per sostenere l’informazione locale, per spingere l’informazione locale a produrre contenuti di qualità e innovativi, tenendo conto anche dei valori del Giubileo, quindi la misericordia, l’accoglienza e la disponibilità a farsi comunità. E premieremo le emittenti e i giornalisti e coloro che meglio degli altri hanno saputo interpretare questi valori”.

Ma mediaticamente come è coperto questo Giubileo? Ascoltiamo ancora Michele Petrucci:

“Mi sembra che tenendo conto anche delle contingenze, mi sembra una copertura buona, mi sembra una copertura necessaria; bisogna tener conto che questo Giubileo è capitato in un momento di grande difficoltà internazionale: i temi della sicurezza connessa all’informazione sono temi che ancora non hanno trovato una loro soluzione. Per cui credo che dare le notizie e darle in maniera rispettosa sia la strada migliore”.








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