2016-06-28 14:29:00

Bartolomeo I: l'unità dei cristiani è verità nella carità


L’impegno ecumenico in difesa delle minoranze perseguitate e l’importanza dei principi cristiani di fronte alla crisi di migranti e rifugiati: questi i due passaggi chiave della lettera inviata al Papa dal Patriarca orotodosso ecumenico, Bartolomeo I. La missiva è stata consegnata al Pontefice questa mattina, durante l’udienza concessa alla delegazione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. Il servizio di Isabella Piro:

“Le nostre Chiese ascoltano il grido delle vittime di violenze e fanatismo, discriminazioni e persecuzioni, ingiustizie sociali, povertà e fame”: scrive così Bartolomeo nella sua lettera a Papa Francesco, in cui ricorda “con profonda gratitudine” l’incontro avvenuto a Lesbo, il 16 aprile scorso. Un incontro – sottolinea il Patriarca – che ha avuto l’obiettivo di offrire “sostegno a migranti e rifugiati, dando loro coraggio e speranza”, ma ribadendo anche “la necessità di garantire una soluzione pacifica di fronte alla più grande crisi umanitaria dai tempi della seconda Guerra mondiale, tra le cui vittime di contano anche le popolazioni cristiane”.

La civiltà europea non si comprende senza radici cristiane
In particolare, Bartolomeo guarda all’Europa: “L’attuale crisi dei migranti e dei rifugiati – afferma – ha dimostrato la necessità, per le nazioni europee, di affrontare il problema sulla base dei principi cristiani di fraternità e giustizia sociale”. Di qui, il richiamo a riconoscere che “la civiltà europea non può essere compresa senza fare riferimento alle sue radici cristiane”, perché “il suo futuro non può essere una società interamente secolarizzata o soggetta esclusivamente all’economia o al fondamentalismo”. Infatti, spiega Bartolomeo, “la cultura della solidarietà nutrita dalla cristianità non si preserva attraverso il progresso di Internet e della globalizzazione”.

Cammino ecumenico, dialogo di verità nella carità
Poi, il Patriarca richiama l’impegno ecumenico per il bene dell’umanità, per la sua libertà, in contrasto contro il male sociale e nello sforzo di far prevalere la giustizia e la pace. Un impegno comune che costituisce “una buona testimonianza per la Chiesa di Cristo – scrive Bartolomeo – rafforzando le reciproche responsabilità spirituali di fronte alle sfide contemporanee”. Quanto al cammino verso l’unità di ortodossi e cattolici, il Patriarca afferma che il dialogo di verità nella carità “conferma i comuni modelli cristiani” e porta “alla conoscenza teologica, all’esperienza ecumenica e al reciproco arricchimento” spirituale.

Conversione ecologica per salvaguardare il Creato
Altro punto centrale della Lettera è la salvaguardia del Creato, tema molto sentito dal Patriarca ecumenico, il cui impegno viene anche citato da Papa Francesco nell’Enciclica “Laudato si’ sulla cura della casa comune”. Bartolomeo sottolinea “le cause spirituali e morali della crisi ecologica attuale” e richiama la necessità di “un cambio radicale di atteggiamento” per trovare una soluzione.

Preghiera per gli esiti del Sinodo panortodosso
Guardando, poi, al Sinodo panortodosso appena conclusosi a Creta, Bartolomeo chiede al Pontefice di pregare per “un risultato fruttuoso di tale incontro”, il primo dopo più di mille anni. Infine, il Patriarca prega il Signore affinché fortifichi il Pontefice “per il bene della Chiesa e l’unità dei cristiani, a beneficio dell’umanità così travagliata”.








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