Gli insegnamenti della Chiesa cattolica sull’etica e la giustizia sociale non solo hanno il diritto di essere ascoltati sulla pubblica piazza, ma contribuiscono anche a creare una società migliore per tutti. È quanto affermato dal card. Donald Wuerl, arcivescovo di Washington, intervenuto nei giorni scorsi ad una conferenza organizzata dall’American Enterprise Institute, sul tema: “Il pensiero cattolico e la prosperità umana: cultura e politica”.
Valori umani fondamentali non sono un limite, ma una ricchezza
“Ci sono verità umane fondamentali con le quali dobbiamo misurare e conformare i nostri
giudizi e le nostre decisioni legislative – ha sottolineato il porporato, citato dal
Catholic News Service – Tuttavia, questa non è un’imposizione di rigidi principi morali,
ma semplicemente il riconoscimento di ciò che è giusto o sbagliato, di valori umani
fondamentali”. Oggi, ha ribadito il card. Wuerl, alcune questioni fondamentali come
razzismo, povertà, discriminazioni e aborto vengono affrontate in modo avulso dal
contesto religioso” e ciò porta ad una “società polarizzata”, in cui si riscontra
“una scarsa cooperazione per il bene comune”.
Clima politico sempre più segnato da mancanza di civiltà
Di qui, l’appello del porporato ai politici affinché, nelle loro dichiarazioni, “abbassino
il livello dei decibel ed aumentino, invece, il rispetto con il quale si rivolgono
a vicenda”, perché purtroppo oggi “il clima politico è sempre più segnato da una mancanza
di civiltà”. Quanto ai cattolici, il card. Wuerl li ha esortati “a non identificarsi
con gli interessi e le ideologie dei propri partiti, ma con il Vangelo e la Dottrina
sociale della Chiesa”, sempre tenendo presente che “la religione ed i principi religiosi
aumentano, non diminuiscono, la ricerca del bene comune. Essi arricchiscono, e non
minacciano, il pluralismo”.
Politica non è solo potere e denaro, ma è soprattutto bene comune
In quest’ottica, ha aggiunto il porporato, “la politica non può essere solo potere,
denaro, opportunità e interessi particolari, senza che a guidarla siano principi di
giustizia solidi, morali e sociali”. La buona politica, infatti – ha spiegato il card.
Wuerl – è quella che “si traduce in una società buona e giusta, in cittadini virtuosi”,
quella che si basa “su presupposti religiosi” e su “imperativi morali che non sono
stati creati dall’uomo”. Per questo, i principi morali “non devono essere visti come
una minaccia, bensì essere riconosciuti come una benedizione”.
Tutelare la libertà religiosa e di coscienza
Ribadendo, poi, l’impegno della Chiesa cattolica nella difesa della vita e della libertà
religiosa, il card. Wuerl ha ricordato l’opposizione dei vescovi statunitensi alla
riforma sanitaria, voluta dal Presidente Barack Obama, che costringe gli istituti
medici a fornire prestazioni abortive, violando la libertà di coscienza degli operatori
cattolici. “Non stiamo chiedendo un trattamento speciale – ha aggiunto il cardinale
– Non si tratta di proteggere un privilegio di pochi, ma di esercitare il nostro diritto
di prestare servizio in favore dei più piccoli tra i nostri fratelli e sorelle”.
Appello ai giovani: fate la differenza
Di qui, il richiamo del porporato a riconoscere maggiormente “la dimensione spirituale
della vita umana” e l’esortazione, rivolta in particolare ai giovani, a portare i
valori religiosi “in ambito politico, medico e imprenditoriale”, perché tutto ciò
“può fare la differenza”. (I.P.)
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