2016-07-10 07:52:00

Lituania: nota ecumenica sulla legge su procreazione assistita


I leader cristiani in Lituania salutano con soddisfazione la nuova legge sulla riproduzione assistita approvata il 28 giugno dal Parlamento lituano (dal Seimas) che pone rigide limitazioni alla creazione e all’uso degli embrioni a scopo riproduttivo. Il provvedimento “limita la manipolazione dell’embrione umano, ed è quindi il modo politico più adeguato per proteggere la vita umana”, affermano, in una Dichiarazione ecumenica citata dall’agenzia Sir, il presidente della Conferenza episcopale lituana, mons. Gintaras Grušas, l’arcivescovo ortodosso Inokentijs e il vescovo della Chiesa evangelica luterana, Mindaugas Sabutis, in riferimento alla nuova legge sulla riproduzione assistita approvata.

La mancanza di rispetto per la vita è incompatibile con l’essere cristiano
“La mancanza di rispetto per la vita umana (anche quella non nata) è incompatibile con l’essere cristiano”, proseguono i leader cristiani , che “con una voce sola” ricordano che è la “Sacra Scrittura che rivela che l’uomo è il culmine della creazione” e che “la vita umana è intoccabile”. Per questo, precisano, reagendo alle critiche di chi ritiene questa legge troppo restrittiva e vorrebbe non fosse firmata dalla presidente Dalia Grybauskaitė, “la creazione di un numero illimitato di embrioni non sarebbe compatibile con il rispetto per la vita umana”, né il loro congelamento o distruzione o selezione in base alle caratteristiche genetiche, come nemmeno lo sarebbe la donazione o la vendita di gameti, che “violerebbero l’integrità del matrimonio e i diritti dei bambini a conoscere e crescere con i propri genitori biologici”. (L.Z.)








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