Una ferma condanna dei tragici fatti avvenuti nei giorni scorsi negli Stati Uniti è giunta dall’arcivescovo di New York, card. Timothy Michael Dolan, durante la Messa celebrata domenica nella cattedrale di Saint Patrick. Il porporato – riporta L’Osservatore Romano - ha esortato i fedeli presenti a pregare sia per la comunità afroamericana, sia per le forze dell’ordine.
Il Paese chiede a Dio guarigione, pace, giustizia e riconciliazione
Durante la celebrazione, sono stati ricordati i due afro-americani uccisi dalla polizia
e i cinque agenti morti durante la conseguente manifestazione di protesta che si è
tenuta per le strade di Dallas. “Dal Minnesota alla Louisiana fino al Texas questa
unica nazione affidata a Dio esamina la propria anima e chiede a Dio guarigione, pace,
giustizia e riconciliazione. Dio è il nostro creatore e noi siamo sue creature, e
siamo lacerati. Quindi — ha ricordato il card. Dolan ai fedeli presenti, tra cui il
sindaco di New York, Bill de Blasio — per ripararci abbiamo bisogno di ascoltare le
sue istruzioni”.
Il presidente della Usccb: resistere all’odio che acceca
La condanna dell’arcivescovo di New York si aggiunge a quella del vescovo di Dallas,
mons. Kevin Farrell, e a quella espressa a nome di tutti i vescovi dal presidente
della Conferenza episcopale (Usccb), mons. Joseph E. Kurtz, che in una nota ha esortato
tutti a “resistere all’odio che non fa vedere la nostra comune umanità”. Egli ha quindi
ricordato che come la polizia “non è un nemico senza volto”, così “un cittadino sospetto
non è una minaccia senza volto”, richiamando tutti a riflettere sul valore della vita
e della dignità di ogni persona.
La condanna del Consiglio Mondiale delle Chiese
Anche il Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc) ha condannato l’escalation di violenze.
Agnes Aboum, moderatrice del comitato centrale dell’organismo ecumenico, ha espresso
solidarietà alle vittime e a i loro familiari e ha auspicato che la crescente ondata
di odio a sfondo razziale possa al più presto far posto al clima di pace e riconciliazione
di cui il mondo, e in particolare gli Stati Uniti, hanno bisogno. “Mentre lavoriamo
e siamo impegnati in prima linea contro il razzismo e la discriminazione, che sono
le cause principali che scatenano rabbia e violenza indicibili — ha dichiarato Aboum
— preghiamo affinché tutti noi possiamo diventare catalizzatori per il cambiamento.
Dobbiamo camminare tutti insieme, a livello globale, nella stessa direzione, e continuare
il nostro cammino come popolo di Dio, dando speranza alle persone vulnerabili, alle
persone che hanno perso i propri cari, alle persone che vivono sempre più quotidianamente
nella paura”. Preghiere e dichiarazioni di cordoglio e solidarietà sono state trasmesse,
domenica in streaming in tutte le Chiese membro del Wcc negli Stati Uniti in risposta
alle violenze e agli scontri tra la polizia e la comunità afroamericana. (L.Z.)
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