2016-07-13 07:37:00

Dallas blindata, Obama ai funerali dei 5 agenti uccisi


Una Dallas blindata ieri ha accolto il presidente Obama in occasione dei funerali dei 5 agenti uccisi da un cecchino nero nei giorni scorsi, dopo le violenze della polizia sulla comunità afroamericana. Prima di atterrare, la telefonata alle famiglie dei neri uccisi dagli agenti la scorsa settimana, poi il suo discorso pubblico per placare e riconciliare gli animi. Paola Simonetti:

 

Ha tentato di ricucire lo strappo, la cicatrice che l'America si porta dietro ormai da troppo: la violenza delle armi, quella degli agenti di polizia brutali e quella di chi per vendetta risponde sull'onda della rabbia. A Dallas, ieri, il presidente Obama, presenziando ai funerali dei 5 poliziotti uccisi da un cecchino nero per ritorsione alla loro brutalità contro la comunità afroamericana, ha avuto il difficile compito di bilanciare la parole, rendere giustizia a tutti.

"Dobbiamo respingere la disperazione, non siamo divisi come sembra, il nostro dolore puo' renderci un Paese migliore, con piu' giustizia e piu' pace". Obama, che prima di arrivare ha chiamato le famiglie dei neri uccisi la settimana scorsa da alcuni agenti, ha esordito omaggiando le vittime in divisa, ricordando il prezioso contributo delle forze dell'ordine, "che - ha dichiarato - stavano difendendo i diritti costituzionali degli americani"e "hanno salvato molte piu' vite di quanto si possa pensare". Poi ha controbilanciato ricordando il dolore delle famiglie delle vittime nere: "Non possiamo - ha proseguito - non tenere conto delle manifestazioni degli afroamericani; considerare quelle persone come paranoici e piantagrane. Non possiamo metterle da parte come inquietudine politica o mettere l'etichetta del razzismo. Farlo significa negare la realtà". In ultimo, stringendosi alle autorità presenti, compreso l'ex presidente Bush, ha fatto appello all'unità sulla base degli ideali comuni come mezzo per superare le divisioni".

 

 








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