Urgono misure più forti di tutela e protezioni per i difensori dei diritti umani in Pakistan: è l'appello lanciato al governo dalla società civile e da organizzazioni internazionali come "Christian Solidarity Worldwide". L'appello - riferisce l'agenzia Fides - giunge in seguito all'assassinio dell'attivista musulmano Zafar Lund avvenuto il 14 luglio. Lund è stato colpito alla testa da aggressori non identificati ed è morto al di fuori della sua casa di Kot Addu, nella provincia del Punjab . Era il fondatore di un forum della società civile che mira a proteggere i diritti delle comunità che vivono grazie alla vicinanza col fiume Indo a Kot Addu, ma anche l'istruzione e i diritti del bambino.
Forum della società civile chiede al governo di intervenire
"La violenza contro gli attivisti per i diritti umani in tutto il Pakistan è in aumento.
Vi sono minacce e intimidazioni di difensori dei diritti umani in Pakistan da parte
di attori statali e non statali", afferma il forum della società civile, che raccomanda
al governo del Pakistan di "combattere la cultura dell'impunità e assicurare alla
giustizia tutti i responsabili di attacchi e minacce contro avvocati, intellettuali,
giudici e difensori dei diritti umani".
Tra gli ultimi omicidi, il 7 maggio scorso Khurram Zaki
Noto attivista per i diritti umani ed editore, è stato ucciso da quattro sconosciuti
a Karachi. Zaki era tra gli attivisti della società civile a gennaio hanno presentato
una denuncia contro il Maulana Abdul Aziz, il religioso della Lal Masjid, la nota
"moschea rossa" di Karachi, accusata di incitare e di instillare in bambini e giovani
l'odio settario e la violenza. (P.A.)
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