2016-07-18 14:18:00

Turchia: oltre 7500 arresti. Ue: no a pena di morte per golpisti


In Turchia si stringe il cerchio contro tutti gli esponenti dello Stato e delle forze di sicurezza sospettati di aver partecipato al tentativo di golpe, fallito nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Dopo militari e giudici le purghe hanno colpito la polizia. Oltre 8.700 dipendenti del ministero dell’interno sono stati sollevati dai loro incarichi mentre  sono già state arrestate oltre 7.500 persone e altre migliaia di ordini di arresto sono in attesa di esecuzione. Intanto l’Europa minaccia di bloccare le trattative di adesione all’Ue di Ankara qualora sia ripristinata la pena di morte per i golpisti. Il servizio di Marco Guerra:

Il giro di vite contro i golpisti colpisce ogni ordine e grado della sicurezza nazionale. 7.900 i poliziotti sospesi; stesso provvedimento per 30 degli 81 prefetti di tutto il Paese. 103 tra generali e ammiragli dell’esercito sono già finiti in manette; un terzo del totale degli alti ufficiali con questi gradi militari in Turchia. Tra questi Akin Ozturk, ex numero uno dell’Aviazione, considerato il vero promotore del mancato golpe. Tra gli arresti si annoverano anche, circa 6.000 soldati, 755 tra giudici e procuratori, e 650 civili. Aggiornato anche il numero di vittime della notte di violenza, 312 i morti e 1.491 i feriti. 104 sono i soldati golpisti uccisi. E in queste ore destano preoccupazione le foto choc dei militari catturati e tenuti nudi e legati mani e piedi. A questo si aggiunge la censura: 20 i siti web oscurati.

Usa e Ue chiedono rispetto dei diritti umani
Il Segretario di Stato Usa John Kerry si schiera a fianco di Erdogan, si dice pronto ad aiutare la Turchia a trovare i responsabili, ma invita a rispettare lo Stato di diritto. E riguardo alla polemica sulla permanenza negli Usa di Fetullah Gulen, l’ex imam schierato contro Erdogan, Kerry esorta la Turchia ad inviare prove di un suo supporto al colpo di Stato.  Nelle stesse ore, il portavoce della Merkel e l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue Federica Mogherini, hanno condannato  le scene di vendetta e avvisato il governo turco che la reintroduzione della pena di morte significherà lo stop immediato per le trattative di ingresso di Ankara nell’Ue. Intanto in Turchia resta altissima la tensione; un uomo in uniforme militare è stato ucciso lunedì mattina dopo che aveva aperto il fuoco nei pressi del tribunale di Ankara. 








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