2016-07-19 14:00:00

Oxfam: Paesi più ricchi accolgano un maggior numero di rifugiati


“I sei Paesi più ricchi nel mondo – Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania, Francia e Regno Unito – pur contribuendo per più della metà all’economia globale, ospitano solo l’8,88% dei rifugiati. Mentre altri sei Paesi, ben più poveri ma vicini alle peggiori aeree di crisi, si stanno facendo carico del 50,2% dei rifugiati e richiedenti asilo di tutto il mondo”. Sono alcuni dei dati - riferisce l'agenzia Sir - diffusi ieri da Oxfam, attraverso il report “La misera accoglienza dei ricchi del mondo” che – si legge in una nota – “rivela come l’anno scorso le sei economie più grandi del pianeta hanno ospitato complessivamente 2,1 milioni di rifugiati e richiedenti asilo. Un dato molto inferiore alla risposta di Giordania, Turchia, Libano, Sud Africa, Pakistan e Territorio Palestinese Occupato, – che pur rappresentando meno del 2% dell’economia mondiale – ne hanno accolti oltre 11,9 milioni”. 

I Paesi più ricchi devono fare di più
“L’Italia – prosegue la nota – pur impegnata in prima linea con 134.997 persone ospitate (lo 0,6% del totale) è ancora lontana dalle cifre raggiunte dalla Germania nell’ultimo anno, che in controtendenza ha infatti aperto i propri confini a 736.740 persone, aumentando il numero di rifugiati accolti”. Per la presidente di Oxfam Italia, Maurizia Iachino, “i Paesi più poveri stanno facendosi carico di garantire protezione e sicurezza, ma anche i Paesi più ricchi devono fare di più. Siamo di fronte a una sfida complessa che richiede una risposta globale ben coordinata e responsabilità condivise”.

Campagna Oxfam “Stand As One, insieme alle persone in fuga”
In vista dei summit che si terranno in settembre a New York “per definire come far fronte alla crisi migratoria globale” Oxfam ha lanciato la petizione “Stand As One, insieme alle persone in fuga” con cui chiede ai leader mondiali che “i Paesi più ricchi accolgano un maggior numero di rifugiati, aumentando sostanzialmente gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo” e che “tutti i Paesi che ospitano persone in fuga siano messi nelle condizioni di dare loro aiuto e protezione e garantire loro accesso all’istruzione e al lavoro” rispettando “i diritti umani di tutti i migranti, a prescindere dal loro status giuridico”. (R.P.)








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