“Spero che i frutti della Congregazione siano una migliore vita religiosa nello spirito del Vangelo e una nuova capacità di immaginare l’approccio alla nostra missione”. È ciò che si augura padre Adolfo Nicolás Pachón, Preposito generale della Compagnia di Gesù, nel presentare la 36ª Congregazione generale che si aprirà a Roma il prossimo 2 ottobre. Lo riporta l'agenzia Sir.
Il Padre generale illustra le sue aspettative
“Dopo il Concilio Vaticano II, era necessario riformulare molti aspetti e dimensioni
della vita religiosa e questo è quanto è successo dalla 31ª alla 35ª Congregazione
generale. Le Congregazioni si sono assunte questo compito e, con più o meno successo,
hanno cambiato la metodologia per incorporare questo aspetto dei nuovi tempi nella
Chiesa”. “Ora possiamo iniziare a occuparci nuovamente dei compiti che sono propri
di una Congregazione di questo tipo e con dei numeri così elevati”, prosegue padre
Nicolás, secondo cui “una Congregazione non ha lo scopo di produrre, comunemente,
lunghi documenti. Essa rappresenta piuttosto tutta la Compagnia, nel discernere su
come perfezionare la nostra vita religiosa e su come migliorare il nostro servizio
alla Chiesa e al Vangelo nel ‘servizio delle anime’”.
I bisogni la Compagnia di Gesù per la sua missione
Per il padre generale, “c’è una nuova consapevolezza nella Compagnia di aver bisogno
di audacia, immaginazione e coraggio per affrontare la nostra missione come parte
della più grande missione di Dio per il nostro mondo”. (R.P.)
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