2016-07-21 14:30:00

Reazione vescovi Colombia a referendum su accordo Governo-Farc


“Consultare il popolo è proprio di una democrazia”. Così il vescovo colombiano di Sincelejo, mons. José Clavijo Méndez,  commenta a caldo la sentenza della Corte costituzionale che lunedì ha dato il via libera al referendum sull’accordo tra Governo e guerriglia delle Farc. “Penso che sia una buona cosa che il popolo si esprima sugli accordi. Una volta conosciuti i contenuti dell’accordo, il popolo in coscienza saprà scegliere tra il Sì e il No”, ha detto il presule citato dall’agenzia Sir.

I criteri fissati dalla Corte
La sentenza stabilisce alcuni importanti criteri, a cominciare dal fatto la vittoria del Sì consentirebbe al Presidente di inserire l’accordo in Costituzione, impedendo ad un eventuale successivo Governo di diverso coloro politico di mettere in discussione il trattato di pace. Al tempo stesso, una vittoria del No impedirebbe al Governo di reintrodurre l’accordo per via legislativa. Sia il Governo che le Farc hanno peraltro già dichiarato che si sottometteranno alla volontà popolare. Altra decisione importante è che viene inserito un quorum, pari al 13% del corpo elettorale, che dovrà essere comunque raggiunto dal Sì perché il plebiscito sia valido.  Altra decisione importante è che viene inserito un quorum, pari al 13% del corpo elettorale, che dovrà essere comunque raggiunto dal Sì perché il plebiscito sia valido. 

I vescovi d’accordo nell’orientare il popolo nella consultazione
Nel corso della recente Assemblea plenaria i vescovi hanno insistito sulla necessità di una capillare informazione che preceda la consultazione e sull’importanza di un voto secondo coscienza. “Tutti noi vescovi siamo d’accordo nell’orientare comunque il popolo, ma questo deve votare secondo coscienza”, ha confermato mons. Clavijo Méndez. (L.Z.)








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