Si è svolta a Temuco, mercoledì scorso, la seconda sessione del "Tavolo di dialogo" per l'Araucania a cui ha partecipato mons. Hector Vargas come facilitatore del dialogo. Al termine dell’incontro mons. Vargas ha riferito alla stampa locale sulla partecipazione dei rappresentanti del Cam (Coordinadora Arauco-Malleco), principale rappresentanza mapuche.
La Chiesa ha invitato ai negoziati i principali leader Mapuche
Secondo quanto riferisce l'agenzia Fides, il vescovo della diocesi di Temuco ha commentato
la sua conversazione con Héctor Llaitul, uno dei principali rappresentanti del Cam:
"Ho parlato con lui e gli ho fatto capire che esiste questo tavolo di dialogo, qual
è il suo scopo, l'obiettivo, e che se vogliono venire con una proposta interessante,
ragionevole, che riesca gradualmente a superare i conflitti, così come tutte le altre
istituzioni, lo possono fare". Llaitul ha risposto che tali questioni devono essere
trattate con calma, con il resto dei capi della Cam. I partecipanti al Tavolo di dialogo
si sono incontrati anche ieri, per discutere sui temi della problematica indigena
e della zona Mapuche. L'incontro si è svolto presso l'Universidad de la Frontera de
Temuco, presenti 16 dei 21 membri.
Un conflitto che ha visto violenze e incendi di chiese
Nell'Araucanía cilena, il cosiddetto “conflitto Mapuche” contrappone dagli anni '90
il più grande e importante gruppo etnico del Paese, agli agricoltori e agli imprenditori
a causa della proprietà delle terre, considerate dai Mapuche "patrimonio ancestrale".
Negli ultimi mesi ci sono stati diversi episodi di violenti scontri fra indigeni mapuche
e membri di alcune comunità di agricoltori della zona, ci sono stati anche diversi
incendi di chiese per esprimere in modo violento la “causa mapuche”, ora il tavolo
di dialogo sembra una prima soluzione per trattare insieme il problema (C.E.)
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