La Chiesa celebra oggi per la prima volta la “festa” liturgica di Maria Maddalena, che finora figurava nel Calendario Romano con il grado di “memoria obbligatoria”. È stato Papa Francesco, il giugno scorso, a volere tale modifica, fissata attraverso un decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Nel nuovo prefazio della Messa si definisce “Apostola degli Apostoli” colei che per prima annunciò la Risurrezione di Cristo. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Pietro, la roccia. Giacomo e Giovani, i figli del tuono. Non c’erano loro, le pietre angolari della Chiesa neonata, quando l’indicibile si manifesta a un essere umano. A guardare in volto il Risorto dai morti, a sentirsi chiamare per nome da Lui, c’è lei, la donna dalla quale sono usciti un giorno sette demoni e al loro posto è entrato il cielo.
Gesù, amore della vita
Maria di Magdala, ha detto Papa Francesco in una delle
sue primissime Messe a S. Marta, ha avuto la grazia delle lacrime. Quelle versate
sui piedi di Gesù e asciugate con i capelli. Le lacrime che le rigano il viso davanti
a quel sepolcro improvvisamente vuoto, dove non c’è più neppure un corpo freddo da
onorare per dire l’ultimo grazie, l’ultimo atto d’amore per ricambiare l’immensità
del perdono che ha placato il morso del buio. Perché Maria Maddalena è la fede fatta
amore appassionato, estranea ai sentimenti tiepidi, a un cuore diviso fra tanti. Il
suo è solo per il Maestro. “Lo amò mentre viveva” e “lo cercò quando giaceva nel sepolcro”,
recita su di lei un’antica sequenza del XII secolo.
La fede e la carne
Per questo Maria Maddalena è la cristiana modello
per chiunque. Non l’eccellenza della fede mitizzata da angelici aneddoti e soffusa
d’incenso, come quella narrata da certi “santini”. Lei è la fede di carne, autentica
fin nel midollo: l’esperienza di una persona che conosce Cristo, ne sente la misericordia
dissipare i fantasmi che la agitano e decide da quel momento di cambiare per sempre
vita pur di seguirlo, senza voltarsi indietro a riprendere l’aratro delle vecchie
abitudini.
Anticipo di Risurrezione
Si può dire che Maria di Magdala veda accendersi nel
proprio cuore una fiammata della risurrezione che la abbaglierà più avanti fuori del
sepolcro, quando Gesù la chiamerà per nome e la invierà dai Dodici, facendola – come
afferma la nuova forma liturgica – “Apostola degli Apostoli”.
La grazia delle lacrime
Pur vivendo fuori dal sepolcro vuoto il “momento del
buio” nell’anima, il “fallimento”, Maria Maddalena – aveva osservato Papa Francesco
– “non dice: ‘Ho fallito su questa strada’”, ma “semplicemente piange”. “A volte –
aveva continuato il Papa - gli occhiali per vedere Gesù sono le lacrime”. “Tutti noi,
nella nostra vita abbiamo sentito la gioia, la tristezza, il dolore” ma “nei momenti
più oscuri – si era chiesto – abbiamo pianto? Abbiamo avuto quella bontà delle lacrime
che preparano gli occhi per guardare, per vedere il Signore?”. Di fronte alla Maddalena
che piange – aveva concluso Francesco – “possiamo anche noi domandare al Signore la
grazia delle lacrime”.
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