2016-07-24 10:28:00

Croazia: tribunale annulla condanna del ’46 per Beato Stepinac


Il tribunale distrettuale di Zagabria ha deciso l’annullamento della sentenza con la quale, nel 1946, l’arcivescovo della capitale della Croazia, Alojzije Stepinac, fu condannato a sedici anni di lavori forzati: l’accusa era di aver collaborato con il regime ustascia e di aver dato il proprio appoggio alle stragi di serbi, ebrei e rom attuate da quelle milizie in tutto il Paese. Stepinac morì nel 1960 agli arresti domiciliari, per i postumi dei tentativi di avvelenamento subiti in carcere. Nei giorni scorsi in Vaticano si era riunita la Commissione mista di esperti croati e serbi, “incaricata di procedere ad una rilettura in comune della vita del Beato cardinale Alojzije Stepinac prima, durante e dopo la Seconda guerra mondiale”. Tale organismo è stato creato “su iniziativa del Santo Padre, dopo vari incontri e consultazioni tra rappresentanti della Santa Sede, della Chiesa ortodossa serba e della Conferenza episcopale croata, per rispondere all’esigenza di chiarire alcune questioni della storia”. Lo scorso 7 aprile, nel colloquio di Papa Francesco con il premier croato Tihomir Orešković, ci si era soffermati anche sull'importanza della figura del Beato Stepinac per i fedeli croati. Il porporato è stato una figura cara pure a Benedetto XVI, che si recò in Croazia nel 2011. San Giovanni Paolo II, quando beatificò Alojzije Stepinac nel 1998, spiegò come nella sua figura si sintetizzi “l’intera tragedia che ha colpito le popolazioni croate e l’Europa” nel corso del secolo segnato “dai tre grandi mali del fascismo, del nazismo e del comunismo”. (G.A.)








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