2016-07-25 14:54:00

Francesco: Gmg sia un pellegrinaggio di fede e fraternità


“Cari giovani, benedico i vostri passi verso Cracovia perché siano un pellegrinaggio di fede e fraternità. #Krakow2016”. È il tweet lanciato dall’account di Papa Francesco @Pontifex a due giorni dall’inizio della Gmg. Cracovia, che la ospiterà, è anche un crocevia di storie particolari come quella di Stella Bradascio, una universitaria italiana che ha interrotto per un anno gli studi e si è trasferita nella città polacca per collaborare alla realizzazione del grande raduno. La giovane intervistata dall’inviato in Polonia, Alessandro Gisotti:

R. – Il mio arrivo a Cracovia è stato abbastanza inaspettato, perché non sapevo minimamente della possibilità di poter far parte dell’organizzazione di un evento come la Giornata Mondiale della Gioventù. Mi è stato semplicemente chiesto, non ho fatto niente di particolare. Mi hanno detto: il Servizio Nazionale di Pastorale giovanile per ogni Gmg invia una persona per poter seguire più da vicino l’organizzazione e poter trasmettere più velocemente comunque le informazioni… Il mio responsabile diocesano mi ha fatto questa proposta a lui arrivata dal responsabile nazionale.

D. – Certo è una scelta che colpisce, perché per un anno intero ci si sposta da Gioia del Colle, quindi dalla provincia di Bari a Cracovia, tutt’altra realtà, e non si vive soltanto – come la stragrande maggioranza dei giovani – solo gli eventi con il Papa, ma addirittura tutta la preparazione lunga, intensa, nascosta, impegnativa…

R. – Sì, è abbastanza impegnativa, infatti oggi posso dire che sono stanca ma felice. Ho dovuto comunque lasciare quello che stavo facendo. Stavo per prendere la laurea specialistica in Ingegneria ambientale, ero in regola con gli esami, però bisogna sempre fare delle scelte. Quando mi è stata fatta questa proposta ero molto propensa a dire “no”, perché comunque sono una persona che segue in maniera lineare gli obiettivi. Però, ho pensato che un’esperienza del genere non mi sarebbe più ricapitata. Quindi ho detto “va bene dai proviamoci, buttiamoci”. Quindi ho cambiato per un anno quello che stavo facendo. Ora ritorno, scrivo la tesi e torno a fare quello che facevo prima.

D. – Cosa ti auguri per i giovani che invaderanno, anzi hanno già invaso, pacificamene Cracovia per questa Gmg?

R. – Penso che la Gmg sia un evento abbastanza particolare, perché tocca alcune delle corde che appartengono a tutti, in modo particolare dei giovani: li invita a mettersi alla prova, a lasciarsi coinvolgere dall’incontro con l’altra persona, dall’incontro con il Papa e non per ultimo dall’incontro con Dio.








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