In occasione della Festa nazionale del Perù, che ricorre domani 28 luglio, la Conferenza episcopale ha preparato un Messaggio al Popolo di Dio che inizia così: "Il popolo peruviano ha grandi speranze nel nuovo Presidente del Paese e nel nuovo Congresso, da cui si aspetta che rispondano con saggezza, in modo efficiente e tempestivo, ai grandi mali che incombono sulla nostra popolazione: l'insicurezza, la povertà e la corruzione".
I governanti del Paese non dimentichino i valori cristiani
"Il dono della fede cristiana radicata nella nostra identità nazionale - si legge
nel Messaggio, ripreso dall'agenzia Fides - è la forza più potente che può spingere
il cambiamento e la trasformazione di ogni uomo e di ogni popolo". "Non dobbiamo dimenticare,
in questa festa nazionale, che valori come il rispetto della vita, dal concepimento
alla morte naturale; il rispetto per la famiglia, base della società, il matrimonio
tra uomo e donna; la giustizia e il rispetto dei diritti dei più deboli, l'onestà
e la salvaguardia del creato, rimangono una sfida per ogni peruviano e per le nostre
autorità". Il documento si conclude con la richiesta "ai leader e ai membri dei partiti,
di lavorare uniti in armonia per il bene del Perù".
Anche la Chiesa si impegna per la celebrazione del Bicentenario dell'indipendenza
Il Messaggio dei vescovi acquisisce importanza particolare perché, secondo la nota
inviata a Fides dalla Conferenza episcopale, a partire da questo anno, 195° anniversario
della nazione, anche la Chiesa si impegna a preparare nei prossimi cinque anni la
celebrazione del Bicentenario dell'indipendenza nazionale. (C.E.)
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