2016-07-28 10:20:00

La Portavoce della Gmg: accogliamo Francesco con tanta gioia


Con la cerimonia di accoglienza di Papa Francesco nel Parco Jordan a Blonia, questo pomeriggio entra nel vivo la Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia. Una Gmg frutto di un lungo e intenso cammino spirituale iniziato, in un qualche modo, già con la fine della Gmg di Rio, tre anni fa. A sottolinearlo è Doròta Abdelmoula, la portavoce della Gmg di Cracovia, al microfono del nostro inviato in Polonia, Alessandro Gisotti:

R. – Per noi, come polacchi, la Gmg è iniziata a Copacabana, a Rio, quando il Santo Padre ha detto che la prossima Giornata sarebbe stata in Polonia. Sono stati accolti dalle famiglie brasiliane a cuore aperto e hanno ricevuto tante buone cose da parte loro tanto che dall’inizio hanno detto: “Vogliamo fare lo stesso per ringraziare, per accogliere i pellegrini che arriveranno in Polonia”. Quindi, subito dopo, hanno iniziato a condividere tutta la loro esperienza di Rio e hanno iniziato a spiegare agli altri polacchi la Gmg e ad incoraggiare gli altri giovani, ad incoraggiare anche i sacerdoti, i vescovi, a far parte di questo grande evento.

D. – Sarà ovviamente una grande emozione quando Papa Francesco arriverà a Błonia. I giovani che accolgono il Papa, anche questo è sempre molto bello nelle Gmg, cioè sono i giovani che accolgono il Papa…

R. – Sì, sicuramente sì, e soprattutto mi sembra che i giovani polacchi sappiano non solo come ascoltare il Santo Padre, ma anche come seguire le sue parole. Appena, infatti, abbiamo iniziato la preparazione della Giornata, prima di avere il tema, prima di sapere che questo sarebbe stato il Giubileo della Misericordia, i giovani hanno cercato diversi mezzi per preparare altri giovani. Allora, oggi, mentre aspettiamo l’arrivo di Papa Francesco, i giovani non aspettano solo la sua presenza, ma le sue parole e come poterle mettere in pratica.

D. – Quanto è importante che la Gmg con Papa Francesco torni in Polonia, dopo 25 anni dalla Gmg di Czestochowa, e torni nella terra di San Giovanni Paolo II, che la Gmg l’ha ideata, l’ha pensata prima nel cuore e poi l’ha realizzata…

R. – Noi abbiamo imparato dai pellegrini degli altri Paesi che questa Giornata sarà un po’ come tornare alle radici della Gmg. Proprio qui a Cracovia, infatti, Karol Wojtyla imparava a stare insieme ai giovani, a predicare per i giovani e così via. E allora, da una parte, anche noi cerchiamo di provare tutto quello che ha ispirato San Giovanni Paolo II a creare la Gmg; cerchiamo di presentare tutto questo ai giovani che non hanno mai incontrato Giovanni Paolo II. Dall’altra parte, però, abbiamo già questa esperienza della Gmg del ’91 di Czestochowa. Quante famiglie, quanti sacerdoti abbiamo avuto, che ispirati da questa Giornata hanno poi scelto il percorso delle loro vite. E oggi anche i giovani polacchi possono vedere davvero che i frutti della Gmg sono fra di noi.

D. – Si parla molto di una “Gmg social” a Cracovia. Quanto sono importanti i social network per vivere, secondo te, questa esperienza?

R. – Mi sembra che questo sia importante per due motivi. Primo, come dice anche il portavoce della Conferenza episcopale polacca, questa Gmg sarà presente come nessuna prima nei social media. C’è un altro continente, oltre a quello cui si rivolge il Santo Padre, perché ci sono tanti giovani che sono online tutto il tempo. Allora, stare tra di loro con il messaggio, con il Vangelo, è una cosa molto, molto importante ed anche proficua. Noi prepariamo poi la Giornata non solo per coloro che vengono a Cracovia, ma davvero per tutti i giovani. Non vogliamo, allora, far sentire i giovani che non sono presenti a Cracovia, fuori dalla Giornata: noi vogliamo accogliere anche loro e attraverso i social media, attraverso i media vogliamo passare tutti i messaggi della Giornata - sia quello del Santo Padre sia tutte le testimonianza dei giovani – a tutti quelli che rimarranno nei loro Paesi per diversi motivi. Questa dimensione, allora, di social media sembra molto importante e sembra veramente una parte della Gmg.








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