Giovedì 4 agosto la diocesi di Neuquen, guidata dal suo vescovo, mons. Virginio Bressanelli, celebrerà la "Giornata dei Martiri latinoamericani", ricordando il 40° anniversario della morte del vescovo di La Rioja, mons. Enrique Angelelli, avvenuta il 4 agosto 1976, e i 33 anni da quando l’allora vescovo di Neuquen, mons. Jaime Francisco De Nevares, denunciò l'accaduto come un "crimine della dittatura". Mons. Bressanelli celebrerà una Messa solenne in cattedrale.
Gruppo di laici agli atti commemorativi per mons. Angelelli
Secondo quanto riferisce l'agenzia Fides, durante una conferenza stampa, mons. Bressanelli,
accompagnato dal sacerdote Rubén Capitanio, ha messo in evidenza la figura di mons.
Angelelli e ha annunciato che parteciperà con un gruppo di laici agli atti commemorativi
che domenica prossima, 31 luglio, si terranno a La Rioja, la diocesi di cui era vescovo
mons. Angelelli.
La Chiesa ha denunciato la sua morte come un crimine della dittatura
Padre Capitanio ha ricordato che 33 anni fa, durante la Messa celebrata dal vescovo
di Neuquen, mons. De Nevares, per la prima volta venne denunciato pubblicamente che
"mons. Angelelli era stato ucciso, e ciò ha determinato il caso giudiziario, affidato
in seguito alla giustizia di La Rioja per le indagini". “Anche se la pratica è stata
archiviata per un lungo periodo di tempo, recentemente è stata ripresa per procedere
con il processo e la condanna dei responsabili del crimine" ha detto il sacerdote.
L'impegno pacifico di mons. Angelelli
“Vogliamo raccogliere il ricordo di mons. Angelelli, perché è un ricordo di impegno
totale con Dio e con le persone, e da loro siamo certi che si trattava di un impegno
pacifico, secondo il Vangelo, per la giustizia, per la verità, per una democrazia
dove c'è il vero rispetto da parte di tutti" ha concluso mons. Bressanelli.
La sua morte in un incidente d'auto simulato
Mons. Enrique Angelelli (1923-1976), vescovo della diocesi di La Rioja, era uno dei
più noti vescovi del Paese, contrario alla dittatura. Morì in un incidente d'auto
simulato, poco dopo l'instaurarsi della dittatura militare. Dopo 38 anni, il 4 luglio
2014, sono stati condannati all'ergastolo due alti ufficiali per l'omicidio del vescovo.
Per decenni le autorità avevano sostenuto che la sua morte fosse stata accidentale.
Nel 2015 è stata aperta la fase diocesana della causa di beatificazione. (C.E.)
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