La Conferenza episcopale del Paraguay (Cep), dopo un nuovo caso di rapimento perpetrato dal cosiddetto " Esercito del Popolo del Paraguay (Epp), ha diffuso una dichiarazione - ripresa dall'agenzia Fides - in cui esprime la sua solidarietà con i tre sequestrati, chiedendone l'immediata liberazione.
Le armi non prevalgano sul dialogo
"E' davvero preoccupante la presenza di questi gruppi armati che con i loro atti di
violenza impauriscono la popolazione", ha detto mons. Adalberto Martínez Flores, vescovo
castrense del Paraguay, nelle dichiarazioni riportate in una nota ripresa da Fides.
"Un dialogo può essere sempre avviato in caso di rivendicazioni politiche o ideologiche"
ha affermato il vescovo, "ma le armi non sono uno strumento accettabile per raggiungere
gli obiettivi".
Mediazione dei sacerdoti solo se autorizzata dal governo
Riguardo a una possibile mediazione della Chiesa cattolica, Martinez Flores ha ricordato
che i sacerdoti della zona settentrionale del Paese sono disposti a dialogare con
i leader del gruppo armato, a condizione che tale iniziativa sia autorizzata delle
forze di sicurezza e dal governo. (C.E.)
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