L’Unicef continua a garantire assistenza a milioni di bambini colpiti dal conflitto nel nordest della Nigeria, nonostante l’attacco a un convoglio umanitario avvenuto due giorni fa nel Paese. Nell’attacco – riferisce l’ufficio stampa dell’organizzazione umanitaria – un operatore “è stato ferito e sono stati sospesi gli spostamenti degli operatori delle Nazioni Unite nelle aree ad alto rischio del Paese”.
2 milioni di persone hanno bisogno di aiuti umanitari
“Stiamo lavorando duramente a Maiduguri, capitale dello stato del Borno”, dichiara
Jean Gough, rappresentante Unicef in Nigeria. “Continuiamo a chiedere di aumentare
gli sforzi per raggiungere le persone in disperato bisogno di aiuto in tutto lo Stato.
Non possiamo lasciare che questo terribile attacco ci impedisca di raggiungere oltre
2 milioni di persone che hanno un immediato bisogno di assistenza umanitaria”.
La violenza ha colpito agricoltura e mercati e distrutto strutture sanitarie
e igieniche
“Le nostre squadre volevano raggiungere le persone in forte stato di crisi. La violenza
ha colpito anche l’agricoltura e i mercati, ha distrutto riserve alimentari e danneggiato
e distrutto strutture sanitarie e igieniche. Dobbiamo assolutamente raggiungere la
maggior parte di queste comunità”. Secondo Unicef - riporta l'agenzia Sir - quest’anno
solo nello Stato del Borno, 244mila bambini “saranno colpiti da malnutrizione acuta
grave. Se non saranno raggiunti e sottoposti a cure mediche, 1 bambino su 5 morirà”.
(R.P.)
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