2016-08-01 12:27:00

Mons. Gądecki: Gmg, un tempo di grazia non solo per i giovani


I vescovi polacchi hanno gioito per il successo straordinario del viaggio del Papa nel Paese. Il nostro inviato Alessandro Gisotti ha sentito il commento di mons. Stanisław Gądecki, arcivescovo di Poznań e presidente della Conferenza episcopale polacca:

R. – E’ senz’altro un tempo di grazia, perché quello che abbiamo sperimentato in questi giorni, insieme alla Messa finale, con due milioni e mezzo di partecipanti, non ce lo aspettavamo. Praticamente, dalle prime previsioni, infatti, sembravano pochi gli iscritti, ma poi alla fine tutto è cambiato. Ho parlato con il Papa e ha detto di essere molto contento della visita che ha potuto fare qui in Polonia. Siamo contenti anche noi, come Conferenza episcopale, perché sono venuti tanti vescovi da diverse parti del mondo, ma soprattutto bella è stata la risposta della gioventù. Questi giorni sono stati molto pieni di attività e dell’insegnamento del Papa, che praticamente ha riportato tutto a Cristo, alla figura centrale delle Giornate mondiali. E’ stato molto pragmatico nel dare consigli alla gioventù, perché non sia inerte, con un linguaggio molto giovane, con riferimenti al cellulare, alle chat, a tutte quelle cose moderne cui sono abituati i ragazzi. Ha spiegato molto bene cosa si debba fare per non essere “morti”  già in gioventù. Quindi, credo che quelli che hanno potuto sentire il Papa avranno molto su cui pensare, molto su cui meditare e potranno avere un futuro molto più chiaro se adotteranno i consigli del Papa. Sono stati pochi giorni, ma molto intensi.

D. – Le ho chiesto che cosa il Papa e la Gmg hanno dato alla Polonia; le chiedo cosa pensa che la Polonia, e soprattutto la fede per alcuni versi toccante, commovente, dei giovani della Polonia, ha dato al Papa e ai giovani del resto del mondo…

R. – Sicuramente, quello che, secondo me, è molto importante è che il Papa abbia visto che i giovani polacchi lo amano, perché taluni dicevano: “No, i polacchi sono uniti soltanto a San Giovanni Paolo II e tutti gli altri non contano”. Al contrario, hanno mostrato, con quell’entusiasmo, che amano tutti i Papi, e tra questi anche Papa Francesco, che si ama molto facilmente per quella maniera di parlare, di toccare il cuore della gioventù. Credo che il Papa sia in qualche maniera edificato da questa visita in Polonia e credo che la gioventù, che è venuta da tutte le parti del mondo, verrà edificata dall’entusiasmo della nostra gioventù e tornerà a casa molto più rafforzata nella sua fede.








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