2016-08-06 11:00:00

Il commento di don Sanfilippo al Vangelo della Domenica XIX T.O.


Nella 19.ma Domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci propone  il Vangelo in cui Gesù invita i discepoli a tenersi pronti perché, nell’ora che non immaginiamo, viene il Figlio dell’uomo:

“Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno. Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore”.

Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di don Gianvito Sanfilippo presbitero della diocesi di Roma:

Al Padre è piaciuto darci in dono il suo regno, regno di pace e gioia, ma è necessario,  attraversare alcune prove per entrarvi: ingiustizie, derisioni, malattie, precarietà economiche, fatiche e umiliazioni che accompagnano spesso chi obbedisce a Cristo e non al mondo.  Solo la fede ci permette di superarle: la certezza di avere un tesoro nei cieli, del ritorno glorioso di Gesù e della ricompensa promessa. Perché il nemico non ci derubi questo tesoro inestimabile  siamo chiamati a vigilare, nell’attesa, mediante l’obbedienza sobria e orante e la carità operosa che attira alla Salvezza ogni uomo. Ogni cristiano, laico, religioso o presbitero, consapevole della grandezza di questo missione è, infatti, posto a servire, con la parola e le opere, coloro che Dio gli affida: familiari, amici, colleghi, parrocchiani, credenti o meno, per dare il cibo della parola e della misericordia al momento opportuno, testimoniando, con la vita, che la morte è vinta dal Signore. Chi perde il timor di Dio per l’accidia, perde la vigilanza e lo zelo per la salvezza di ogni persona, ha a noia la missione e diviene facilmente preda di ogni concupiscenza, dando talvolta occasione di pubblico scandalo. Si compie, infatti, la condanna che il testo greco del vangelo odierno esplicita con chiarezza: essere diviso in due, ovvero la condanna all’ipocrisia, alla doppia vita. La celebrazione odierna ci renda coscienti di questo pericolo e ci salvi dalla doppiezza.








All the contents on this site are copyrighted ©.