2016-08-08 17:00:00

Libia: per risolvere la crisi non basta sconfiggere l’Isis


Non basterà sconfiggere i miliziani di Daesh a Sirte per far sì che le fazioni in guerra per la conquista del potere in Libia smettano di combattere e trovino un accordo per governare il paese in maniera unitaria. Troppi gli interessi economici in gioco e troppe le potenze coinvolte per sperare che la crisi libica possa trovare soluzione al di fuori del contesto delle Nazioni Unite.

L’intervento militare contro le roccaforti dell’Isis a Sirte – spiega il generale Marco Bertolini, già Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze – non può essere considerato risolutivo anche in caso di successo. Quello che serve è una strategia chiara per poter permettere alle fazioni che adesso si combattono in Libia di governare insieme il paese.

Marina Calculli, ricercatrice ed esperta di Medio oriente presso la George Washington University, sottolinea inoltre gli enormi interessi economici in gioco (a partire dal controllo delle risorse petrolifere!) a cui puntano le grandi potenze, ufficialmente unite nella lotta al terrorismo.

Ulteriore elemento di analisi geopolitica che per entrambi gli analisti non deve essere ignorato, è il conflitto siriano e l’utilizzo strumentale che viene fatto dei flussi migratori attraverso il Mediterraneo.

(a cura di Stefano Leszczynski)

 








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