2016-08-09 07:55:00

Siria, bombe aeree distruggono ospedale. Msf: "E' vergognoso"


Ancora un ospedale distrutto da raid aerei in Siria. A essere colpito sabato scorso, ma la notizia si è appresa ieri, un centro gestito da Medici senza frontiere, che si appellano all’Onu per la fine del conflitto in Siria. E nelle ultime ore notizie di violenze arrivano anche dal vicino Iraq. Il servizio di Alessandro De Carolis:

La sala operatoria, l'unità di terapia intensiva, il reparto di pediatria per cui era rinomato, le ambulanze. Un ospedale di Medici senza frontiere che serviva 70 mila persone nella provincia siriana di Idlib non esiste più, cancellato dalle bombe di due attacchi aerei. E’ di nuovo un obiettivo sbagliato e vittime che non dovrebbero esserci – 13, tra cui 5 bimbi e 2 donne – quelli colpiti sabato scorso, ma di cui si è appreso ieri. “Il bombardamento diretto di un altro ospedale in Siria è vergognoso”, ha affermato la dottoressa Silvia Dalla Tommasina, coordinatore medico delle operazioni di Msf in Siria nordoccidentale, che ha lanciato un appello in particolare al Consiglio di Sicurezza dell’Onu perché faccia di tutto per fermare il conflitto. E mentre nella zona di Aleppo l’Osservatorio siriano dei diritti umani riferisce di un ammassamento di migliaia di combattenti tanto dell’esercito di Assad quanto del Califfato, anche dall’Iraq le notizie in arrivo sono una sequela di fatti di sangue. Come quella degli 8 morti nella serie di attentati a Baghdad e dei 13 dell’attacco kamikaze sferrato contro le forze della sicurezza sulla penisola di Khalidiya a nordest di Ramadi.








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