2016-08-11 17:11:00

Nelle favelas di Rio le Olimpiadi della solidarietà


A Rio non Solo Olimpiadi

A Rio 2016 ci sono sfide olimpiche che si giocano lontano dagli impianti sportivi e dai fasti del villaggio olimpico, ma non per questo sono meno importanti. Nelle favelas della città, dove vivono centinaia di migliaia di persone, spesso in condizioni di povertà estrema e in situazioni di forte disagio sociale, lavorano i volontari di ActionAid e di organizzazioni non governative locali sono impegnati a portare avanti progetti di sviluppo sociale mirati a dare un futuro alle generazioni più giovani che popolano i quartieri poveri di Rio. Con l’aiuto della giornalista carioca Christane Murray della Radio vaticana e di Marco De Ponte, Segretario generale di Action Aid Italia siamo partiti alla scoperta di una realtà solidale del tutto ignorata dal grande evento delle Olimpiadi.

Favelas escluse da investimenti urbani

Negli ultimi anni – sottolinea Marco De Fraia – le favelas di Rio sono state testimoni di grandi eventi che la città ha ospitato. Tuttavia, gli investimenti nella città hanno prodotto un significativo sviluppo urbano che ha soltanto lambito le favelas, oggetto di vaste e decise operazioni di polizia. Gli abitanti delle favelas dunque hanno continuato a confrontarsi con la mancanza di spazi comuni, scarsi servizi e un sistema scolastico scadente. Di qui la collaborazione di ActionAid con il CONI per dare vita a progetti che sviluppino un nuovo senso di cittadinanza e di rispetto dei diritti umani almeno per i bambini delle favelas (a cura di Stefano Leszczynski).








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