2016-08-11 13:47:00

Social Forum: Nord e Sud insieme per un altro mondo possibile


“Un altro mondo è necessario, insieme diventa possibile”, questo il tema del 12.mo Forum Sociale mondiale aperto a Montreal, in Canada, per la prima volta in un Paese ricco e industrializzato. Questo sembra aver penalizzato la partecipazione di massa e di conseguenza l’interesse dei media, oltre a porre in discussione i grandi temi nell’agenda dei lavori, che inaugurati martedì proseguiranno fino a domenica. Il servizio di Roberta Gisotti:

La Marcia d’apertura nel Parco Lafontaine ha subito rivelato pochi partecipanti - circa 15 mila - rispetto alle precedenti edizioni, a partire dal primo storico Forum nel 2001 a Porto Alegre in Brasile. La scelta di un Paese ricco ha voluto ricucire, rispetto al passato, la frattura Nord-Sud, per affermare che le rivendicazioni di ingiustizia sociale toccano il mondo intero. Ma il Sud povero è rimasto penalizzato, troppo caro - ha commentato qualcuno - viaggiare nel Nord dei ricchi e troppo difficile ottenere i visti in Canada: il 70 per cento delle richieste sarebbe stata rifiutata, hanno denunciato gli organizzatori. E se è presto parlare di fallimento di questo grande raduno mondiale nato come contraltare ai Forum economici del mondo industrializzato, alle direttive dell’Organizzazione mondiale del commercio, alle riunioni del G7 eccetera, va però registrata l’evoluzione dei movimenti noglobal e di protesta sociale ed anche il ripensamento di talune priorità e modalità di presenza ed intervento per incidere nelle politiche dei Paesi.

Resta il grande tema di fondo delle diseguaglianze sociali che vede il 70 per cento della popolazione mondiale vivere con meno di 10 dollari al giorno. E aumenta la consapevolezza di una crescita distruttiva e la lotta al capitalismo che la incarna, contro “un sistema economico basato sulla super-produzione e sul super-consumo” - è stato detto - “direttamente responsabile del cambio climatico” che minaccia il Pianeta e tutti i suoi abitanti. Ma si affermano anche i temi delle guerre incessanti e delle crescenti migrazioni, con i risvolti di odii sociali, xenofobia e razzismo, del traffico di esseri umani e delle energie pulite. 








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