2016-08-13 18:57:00

L'Anci: necessaria un'intesa col governo sugli immigrati


Governo e associazione dei comuni, l’Anci, mettono a punto un piano per accogliere i rifugiati sul territorio. L’intesa prevede un rapporto di 2,5 migranti ogni 1000 cittadini. Un modo per rispondere anche alle tensioni nate a livello locale in questi giorni, soprattutto a Ventimiglia e a Milano. Alessandro Guarasci ha sentito Matteo Biffoni, delegato dell’Anci per l’immigrazione:

R. - In attesa che ripartano le ricollocazioni europee, che si risolvano le questioni libiche, siriane, che si inizi a ragionare con i luoghi da cui queste persone partono, dobbiamo organizzarci, dobbiamo strutturarci perché sennò rischiamo che questo fenomeno non solo porti ad un’accoglienza non dignitosa, ma crei tensioni sui territori. Quindi occorre un sistema più organizzato e soprattutto spalmato su tutto il Paese.

D. - Secondo lei qual è il rapporto numerico ideale che ci deve essere tra popolazione e numero dei rifugiati?

R. - Noi abbiamo fatto un ragionamento: 2,5 rifugiati ogni mille abitanti. È un’indicazione di massima. È chiaro che poi bisognerà mettere dei tetti per le grandi città, che il paesino in cima alla montagna che ha delle dinamiche diverse rispetto alla cittadina di provincia, … I numeri ci dicono che sostanzialmente gli arrivi , gli sbarchi degli ultimi anni, si stanno attenendo ad una cifra intorno ai 150, 160, 170 mila persone.

D. - Lei però ha ben presente che sicuramente ci sono sindaci che non vogliono sul proprio territorio immigrati rifugiati anche forse per motivi politici/ideologici …

R. - La competenza è del Ministero dell’interno quindi prefettizia. Per un sindaco, credo, sia doveroso farsi parti diligente rispetto a questo ragionamento con degli strumenti ovviamente efficaci per far sì che non si creino momenti di tensione.

 

 








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