Le migrazioni, il 500.mo anniversario della Riforma e il cammino ecumenico: questi i temi in agenda per il Sinodo annuale delle Chiese metodiste e valdesi, in programma dal 21 al 26 agosto a Torre Pellice, in provincia di Torino, e che vedrà riuniti 180 partecipanti, tra pastori e laici.
Numerosi rappresentanti provenienti da altri Paesi
“Il Sinodo – informa una nota ufficiale - si aprirà con un culto solenne nel tempio
di Torre Pellice, preceduto da un corteo dei sinodali, che sfileranno al suono delle
campane dall’attigua Casa valdese, luogo delle deliberazioni, fin dentro la chiesa
risalente al 1852, eretta a soli 4 anni dall'emancipazione dei valdesi. A guidare
il corteo, il pastore cui è stata affidata la predicazione, quest’anno Gianni Genre”.
Attesi anche numerosi ospiti da diversi continenti: il presidente della Chiesa metodista
unita della Costa D’Avorio, Benjamin Boni; il presidente della Chiesa protestante
unita di Francia, Laurent Schlumberger; il presidente della Chiesa evangelica della
Renania Manfred Rekowski; la “moderadora” della “Mesa Valdense”, Carola Tron, in rappresentanza
delle chiese valdesi del Rio de la Plata (Uruguay e Argentina).
Dialogo con la Chiesa cattolica
Per la Conferenza episcopale italiana, saranno presenti mons. Ambrogio Spreafico,
presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, e don Cristiano
Bettega, direttore dell'Ufficio nazionale ecumenismo e dialogo interreligioso. “Il
Sinodo – prosegue la nota - sarà un’occasione per fare il punto sul dialogo con la
Chiesa cattolica, considerato anche che lo scorso 5 marzo una delegazione ufficiale
delle Chiese metodiste e valdesi è stata ricevuta in udienza da Papa Francesco in
Vaticano”.
Riflessione sui corridoi umanitari per i profughi
Particolare attenzione, inoltre, sarà dedicata al progetto-pilota dei “corridoi umanitari”
promossi dalla Tavola valdese, dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia
e dalla Comunità di Sant’Egidio, e che hanno portato in Italia quasi 300 profughi
in larga parte siriani. In programma anche una serata, in agenda il 22 agosto, che
sarà incentrata proprio su questa “buona pratica”, che i promotori vorrebbero veder
replicata anche negli altri Paesi dell’area Schengen. (I.P.)
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