2016-08-17 12:24:00

Corea Sud. L'arcidiocesi di Seul promuove iniziative di pace


Uno sforzo di sensibilizzazione, di preghiera, di opere concrete per promuovere la pace: è l'intento con cui, in occasione della 71.ma Giornata della liberazione della Corea, il 15 agosto, l'arcidiocesi di Seul ospita una serie di eventi. Lo scopo è di esortare i giovani e i leader religiosi, provenienti da diverse nazioni colpite da conflitti, a testimoniare l'anelito a costruire la pace in tutto il mondo.

Pellegrinaggio di giovani al confine tra le due Coree
Il primo evento in calendario – riporta l’agenzia Fides – è organizzato dal Comitato per la Riconciliazione del popolo coreano. E' rivolto ai giovani e si intitola “Il vento della Pace". Si tratta di un pellegrinaggio, in corso dal 13 al 19 agosto, nella zona demilitarizzata al confine tra le due Coree, da Goseong fino a Imjingak. I partecipanti sono 91, inclusi quelli provenienti da Paesi che hanno sperimentato la guerra come Serbia, Slovenia, Libano e Sud Sudan.

Essere operatori di pace
Alla cerimonia di apertura del pellegrinaggio, il 13 agosto, hanno partecipato e offerto messaggi di incoraggiamento il card. Andrew Yeom Soo-jung, arcivescovo di Seul, e Hong Yong-Pyo, ministro dell'Unificazione nel governo della Corea del Sud. “Grazie a questa opportunità, spero che i giovani diventino operatori di pace nel futuro, facendosi promotori di riconciliazione e cercando di risolvere le controversie, piccole e grandi”, ha rimarcato p. Chung Se-teok, presidente del Comitato per la Riconciliazione del popolo coreano.

Tanti i Paesi al mondo che vivono guerre e conflitti
A conclusione della marcia, si terrà a Seul uno speciale “Forum per la pace nella penisola coreana: un percorso di pace”, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, di ospiti come il cardinale libanese Boutros Béchara Rai, Patriarca maronita di Antiochia, il cardinale Vinko Puljic, della Bosnia-Erzegovina, l'arcivescovo Stanislav Hocevar di Belgrado. Tutti Paesi che hanno sperimentato, nella loro storia, guerre e conflitti.

Il ruolo della Chiesa cattolica per la pace nel mondo
Al Forum saranno presenti leader cattolici, teologi, intellettuali, esperti impegnati in regioni che soffrono per guerra civile o attacchi terroristici. Si confronteranno sulle vie e sulle strategie per ottenere una riconciliazione duratura in Corea e nel mondo. Il seminario prevede tre sessioni: la prima è incentrata sul ruolo della Chiesa cattolica per la pace nel mondo; la seconda è dedicata agli sforzi internazionali per la risoluzione delle controversie; la terza è incentrata sulla realtà della penisola coreana: diagnosi e soluzioni.

Mai rinunciare alla speranza della pace
“Nel mio cuore avvertivo la pesante realtà della situazione tra Nord e Corea del Sud", afferma il cardinale Andrew Yeom Soo-jung, arcivescovo di Seul, spiegando il senso di queste iniziative. “Oggi siamo di fronte a tensioni militari in Asia orientale, a guerre civili in tutto il mondo, a fenomeni di terrorismo indiscriminato. Nonostante la grave situazione - ha concluso - preghiamo perché non potremo mai rinunciare alla speranza di una vera pace". (P. A.)








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