2016-08-18 12:46:00

Crisi in Venezuela. Vescovi: aprire le frontiere con la Colombia


Aprire definitivamente le frontiere del Venezuela e della Colombia: questo l’appello lanciato, nei giorni scorsi, da mons. Mario del Valle Moronta Rodriguez, vescovo di San Cristóbal de Venezuela, alla fine del pellegrinaggio della Madonna della Consolazione de Táriba en Táchira. “Credo che i due governi – ha affermato il presule - debbano fare lo sforzo di aprire in modo permanente le frontiere, perché non è giusto che il confine sia stato chiuso e non è neanche giusto che non sia ancora aperto in modo definitivo”.

Sforzo congiunto di entrambi i Paesi
“Secondo l'opinione di alcune persone – ha continuato mons. Monta - il confine aperto permette il passaggio dei paramilitari, ma in realtà essi non passano attraverso il confine, bensì da un'altra parte”. Di qui, il richiamo ad entrambi gli Stati affinché compiano “uno sforzo congiunto per eliminare questo problema che ci sta dividendo”.

Venezuela allo stremo
Lo scorso 13 agosto – spiega l’agenzia Fides - in un incontro comune fra i presidenti dei due Paesi, era stato deciso per di aprire cinque valichi di frontiera tutti i giorni per quindici ore. Grazie a questo accordo, solo lo scorso weekend circa 127.000 venezuelani sono entrati nel territorio colombiano, in cerca di riso, latte o verdure, carenti nel Paese da molti mesi.

Un anno fa, la chiusura delle frontiere
Da ricordare che la chiusura della frontiera del Venezuela con la Colombia è stata stabilita circa un anno fa dal presidente di Caracas, Nicolás Maduro. La decisione era stata presa per contrastare il contrabbando ed il narcotraffico. In seguito, è stato dichiarato lo stato di emergenza.








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