Avanzano le forze curde nella città di Hasakah, nel nord-est della Siria, dove da giorni si stanno verificando scontri fra le truppe lealiste del governo di Damasco e i curdi dell’Ypg (Forze di difesa del popolo). Secondo quanto riportato dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, i curdi stanno guadagnando terreno nella parte meridionale della città, precisamente nei distretti di An-Nachoua e di Az Zouhour, sorvolati dagli aerei siriani che non stanno sganciando bombe.
Proseguono gli scontri fra lealisti e curdi
È di 43 morti, fra cui 27 civili compresi 11 bambini,
il bilancio delle violenze innescate mercoledì scorso da un raid siriano, che ha fatto
scattare l’intervento della coalizione a guida americana in appoggio alle forze curde
dell’Ypg, sostenute per la loro efficacia nella lotta al sedicente Stato islamico.
Molte le persone che da allora hanno lasciato la città, andando a ingrossare le fila
degli sfollati. Ieri pomeriggio, inoltre, dopo il fallimento dei negoziati mediati
dai russi nella vicina Qamishli, sono ripresi gli scontri: i curdi avrebbero chiesto
alle milizie di Damasco di ritirarsi completamente, ma queste avrebbero rilanciato
proponendo un disarmo reciproco. I fatti avevano scatenato anche le dichiarazioni
del presidente turco Erdogan, che considera i curdi siriani alleati del Pkk, i separatisti
curdi bollati da Ankara come terroristi.
Ancora raid aerei su Aleppo, 25 morti
Intanto, ad Aleppo si continua a morire: è di 25 morti
di cui 16 civili tra i quali 2 bambini e 4 donne, il bilancio del bombardamento sui
sobborghi di Orm al-Kobra e Kafar Halab. A riferirlo è sempre l’Osservatorio siriano
per i diritti umani. Infine, secondo indiscrezioni, centinaia di ribelli siriani si
preparerebbero ad attaccare dal territorio turco la cittadina siriana di Jarablus,
controllata dal sedicente Stato islamico. Lo riferiscono i media locali. L'assalto,
si afferma, dovrebbe partire nei prossimi giorni. (R.B.)
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