2016-08-21 10:02:00

Turchia. Strage a una festa di nozze nel sud, 50 morti


È salito a 50 morti e 94 feriti – tra cui molte donne e diversi bambini - il bilancio, non ancora definitivo, dell’attacco avvenuto ieri durante un ricevimento di nozze a Gaziantep, città turca con popolazione a maggioranza curda, non lontana dal confine con la Siria. Nel corso dei primi sopralluoghi sono stati ritrovati i resti di una cintura esplosiva: sarebbe stato, dunque, un kamikaze confusosi tra gli invitati ad attivare l’esplosione, udita in tutta la città che conta circa un milione e mezzo di abitanti. La deflagrazione ha completamente distrutto la sala in cui si stava svolgendo la festa, cui partecipavano molte persone di etnia curda, e la polizia starebbe cercando in particolare due persone che avrebbero accompagnato l'attentatore e si sarebbero poi dileguate dopo lo scoppio.

L’attacco porterebbe la firma del Califfato
L’attentato sarebbe di matrice jihadista, stando a quanto riferito da un deputato locale dell’Akp e confermato dal governo, anche se non ci sarebbe ancora una rivendicazione da parte dello Stato islamico. In realtà la Turchia meridionale, e non solo,è stata più volte presa di mira dai militanti dell’Is, come pure dai separatisti curdi del Pkk. Non è però l’unica zona in cui il terrorismo islamico ha colpito. Nel luglio scorso, 44 persone sono morte in un attacco all’aeroporto di Istanbul, mentre una quarantina erano state le vittime ad Ankara a marzo.

Erdogan: il terrorismo non vincerà
“I terroristi, che non possono sopraffare la Turchia, non vinceranno”. Così ha esordito questa mattina il presidente turco Erdogan in un messaggio alla nazione, all’indomani dell'attentato a Gaziantep. Nel suo comunicato, il presidente ha anche precisato che “non c’è differenza tra i seguaci di Gülen, il Pkk e l’Is – probabile autore dell’attacco a Gaziantep – il nostro Paese non può che reiterare un unico messaggio ai terroristi: sarete sconfitti”. (R.B.)   








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