2016-08-23 15:55:00

Braccianti, i nuovi schiavi d'Europa


Guadagnano meno di cinque euro al giorno e vengono sfruttati senza ritegno. Sono i braccianti agricoli, alla mercé di "caporali" senza scrupoli che alimentano un giro d'affari milionario dal Nord al Sud Italia. In un'intera stagione estiva, questo esercito di schiavi lavora, al massimo, dieci giorni e in condizioni al limite della sopportazione. Sembra il racconto di una realtà dei primi del novecento, quando i proprietari terrieri disponevano di una mano d'opera senza diritti e senza nome, e invece no. Siamo nel XXI secolo, siamo in Calabria, in Puglia e anche nel magico Nord-est: ovunque ci siano disperati in cerca di un lavoro e prodotti da raccogliere. 

Il I agosto, il Senato ha approvato il disegno di legge per rafforzare l'azione di contrasto alla diffusione di questo fenomeno criminale. Ora ci si augura che la Camera faccia presto e renda definitivo il provvedimento, mentre "da anni - racconta Vincenzo Pelvi, arcivescovo di Foggia-Bovino - realtà come la Caritas diocesana, affianca e sostiene questi lavoratori stagionali". I nuovi schiavi d' Europa.

(a cura di Emanuela Campanile e Luca Collodi)

 

 








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