2016-08-24 13:09:00

India, Giornata martiri. Vescovi: mai più violenze anticristiane


Le vittime delle violenze anticristiane di Kandhamal, nello Stato indiano dell’Orissa, “devono essere riconosciute come martiri”. Lo afferma mons. John Barwa, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar, che parla del processo di Beatificazione degli oltre 100 cristiani trucidati nel 2008 dagli estremisti indù. Quest’anno, riferisce l’agenzia AsiaNews, la Chiesa cattolica dell’India ha avviato la loro Causa beatificazione e ha istituito la “Giornata dei martiri”, che si terrà il prossimo 30 agosto.

Mai più violenze simili nel mondo
Per questo, mons. Barwa invita tutti – fedeli, istituzioni, associazioni – a unirsi alle preghiere in ricordo della drammatica persecuzione contro la minoranza cristiana avvenuta in India. Quanto più la partecipazione sarà massiccia, afferma, “tanto più verrà diffuso il forte messaggio che mai più, in nessuna parte del mondo, dovranno accedere simili atroci violenze”. “Spero che la questione di Kandhamal diventi parte integrante della Chiesa indiana – sottolinea il presule – ciò aiuterà il processo di Beatificazione dei martiri e lo renderà più veloce”.

Sensibilizzare l’opinione pubblica
“L’arcidiocesi di Cuttack-Bhubaneswar ha creato un gruppo per studiare la questione – spiega – ma ciò che più conta è che essa deve diventare un sentimento comune delle persone”. L’obiettivo, aggiunge ancora mons. Barwa, è “far sì che le vittime siano riconosciute da tutti e sia data loro importanza in quanto martiri”. Infine, il presule ricorda che tra le richieste della Chiesa al governo indiano ci sono il risarcimento per i feriti e le vedove, un aiuto per la ricostruzione degli edifici di culto e delle case religiose andate distrutte e la fine delle conversione forzate all’induismo.

Le origini delle violenze, divampate nel 2008
Divampate tra il 2007 ed il 2008, in seguito all’omicidio del leader indù Laxamananda Saraswati e di quattro suoi seguaci, le violenze anticristiane a Kandhamal, distretto nello Stato indiano di Orissa, hanno provocato circa 100 vittime ed oltre 50 mila sfollati. Per la “Giornata dei martiri”, indetta dai vescovi, è stata scelta la data del 30 agosto perché giorno successivo al martirio di San Giovanni Battista. (I.P. – AsiaNews)








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