“Il pacifico svolgimento del voto è di buon auspicio per la stabilità del nostro sistema politico”. I vescovi sudafricani salutano così l’esito delle elezioni comunali del 3 agosto. Un voto che si è svolto nella calma, dopo le tensioni che hanno segnato la campagna elettorale.
Elezioni libere e corrette
“La popolazione del Sudafrica può prendersi il merito
del fatto che le elezioni locali sono state definite da tutti come libere e corrette.
La democrazia ha vinto”, si legge in un messaggio ripreso dall’agenzia Fides, nel
quale i presuli elogiano il lavoro della Commissione elettorale indipendente ed esprimono
la loro gratitudine alla Commissione Giustizia e pace e ai diversi osservatori della
Chiesa che hanno seguito il processo elettorale. “Ringraziamo Dio – scrivono – per
la crescente maturità della nostra democrazia e lodiamo tutti i partiti politici per
aver accettato il risultato”.
Dal voto uscita rafforzata l’opposizione
Dalla tornata elettorale è uscito rafforzato il principale
partito dell’opposizione, la Democratic Alliance (Da), mentre l’Anc (African National
Congress), lo storico partito di Nelson Mandela, al potere dal 1994, ha subito un
forte arretramento. “Il risultato – scrivono i vescovi – potrebbe essere l’annuncio
di una nuova fase nella storia della nostra democrazia con governi di coalizione,
un’opposizione che sappia fare proposte realistiche e una maggiore responsabilità
nell’esercizio del potere”.
I politici si occupino dei drammatici problemi
sociali del Paese
Per questo si chiede ai diversi partiti di non cedere
alla tentazione del “vincitore-piglia-tutto”, ma di occuparsi piuttosto dei drammatici
problemi sociali del Paese, come disoccupazione, ineguaglianza, razzismo, violenza,
abuso di droghe e famiglie lacerate, ricordando che “la qualità della vita della nazione
è misurata dall’attenzione data ai poveri, ai bambini di ogni età ed a tutte le persone
emarginate”.
Con il voto del 3 agosto, il popolo ha
chiesto un cambiamento
“In queste elezioni la nostra popolazione ha parlato:
chiede un cambiamento, aspetta un servizio ed è stanca di corruzione, cattiva amministrazione
e di essere ignorata. Dio sarà con noi – concludono i vescovi – se creiamo un futuro
fondato sul rispetto della dignità umana”. (L.Z.)
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