“Smascherare l’accaparramento di terre in Ghana, restaurare i mezzi di sussistenza, aprire la strada ad obiettivi di sviluppo duraturo”: questo il tema del Forum conclusosi ieri ad Accra, in Ghana, e promosso dalla Caritas locale. Una sessantina i partecipanti alla due giorni di lavori – informa una nota dell’organismo caritativo – tra cui rappresentanti istituzionali, membri della Commissione episcopale Giustizia e pace e del Secam (Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar), così come operatori dei mass media.
Accaparramento terriero, un “cancro” in crescita in tutta l’Africa
“Nel corso dei lavori – si legge nella nota – i partecipanti hanno analizzato i risultati
di un’indagine sull’accaparramento terriero in Ghana e sulle migliori pratiche possibili
nell’utilizzo delle terre”. “L’accaparramento dei terreni – prosegue il testo – consiste
nell’acquisizione di terreni su larga scala a fini economici. E ciò che provoca lo
spostamento o l’esproprio di popolazioni che di quegli stessi terreni sono le originarie
proprietarie”. Si tratta di “un fenomeno in crescita in Africa – evidenzia la Caritas
Ghana – e che è in procinto di diventare ‘un cancro’ che mina lo sviluppo duraturo
ed impoverisce le popolazioni rurali” dell’intero continente.
I giovani migrano perché privi di speranza
Tutto ciò, nota ancora la Caritas, rappresenta “una delle principali cause di sfollamento
e migrazione dei giovani che non vedono speranze per il loro futuro”. L’indagine sull’accaparramento
delle terre ha evidenziato, quindi, “la necessità di un cambiamento di mentalità e
di pratica” nei confronti degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile.
Dialogo e collaborazione tra Stato e Chiesa per tutelare ambiente
A fare da sfondo al Forum, naturalmente, l’Enciclica di Papa Francesco, “Laudato si’
sulla cura della casa comune”, in cui si pone l’accento sulla salvaguardia del Creato
e sulla necessità di dialogo e collaborazione tra Chiesa e Stato per la tutela dell’ambiente.
I risultati dell’incontro – conclude la nota – “devono servire a rilanciare lo sviluppo
di un programma di lavoro a lungo termine, per affrontare il problema dell’accaparramento
terriero del Ghana”. (I.P.)
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