2016-08-26 15:09:00

Terremoto e ricostruzione: "meglio due caccia bombardieri"


Alla provocazione dell' on. Paola Binetti, deputata di Area popolare e da anni impegnata contro il gioco d'azzardo, di "destinare una parte delle entrate del Superenalotto (quella che appartiene allo Stato) a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto", risponde un altro grande nemico dell'azzardo legalizzato, l'economista Luigino Bruni, (uno degli ideatori della campagna SlotMob). 

"Le tragedie collettive dovrebbero essere occasione per rafforzare il legame etico di una popolazione, non il contrario. Dopo il terremoto del 2009 - ricorda il professore - il Governo decise di istituire il primo "Gratta e Vinci" per aiutare gli sfollati dell' Aquila, ma da quel momento il gioco venne incentivato scatenando una vera e propria epidemia. Piuttosto, da cittadino sogno che il Governo non acquisti due caccia bombardieri, già messi in bilancio, e che con quei soldi si alimenti la catena di aiuti e fondi per la ricostruzione. Il denaro - prosegue Bruni - non è neutrale, spesso "puzza" e non basta dire "purchè arrivi!". Ci sono modi giusti e modi sbagliati per raccoglierlo. E' scandaloso pensare che un Paese abbia 130 milioni di euro di jackpot. Questo significa che gli Italiani ne hanno buttati via molti di più per giocare. Dare a questi soldi una veste che li associa a delle vittime  - conclude - è un ulteriore scandalo: non ricicliamo a fin di bene un male che va combattuto come, appunto, il gioco d'azzardo.

 








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