"Non vi lasceremo soli": è il messaggio che le Istituzioni, prima di tutto il capo dello Stato, rivolgono alle popolazioni terremotate incontrate oggi. Prima Mattarella è stato ad Amatrice e ad Accumoli, poi ai funerali ad Ascoli e, quindi, in visita all’ospedale della città marchigiana. L’ultimo bilancio parla di 291 morti, 388 feriti e 2.500 persone assistite, ospitate nei 49 campi e strutture allestite. Il servizio di Debora Donnini:
Il presidente Mattarella e il premier Renzi: non vi lasceremo soli
Una bambola per Giorgia, la bimba divenuto uno dei
simboli di speranza di questo terremoto che ha squarciato non solo le case ma anche
la vita e il cuore di tante persone. E’ il dono che il presidente Mattarella ha voluto
farle per il suo quarto compleanno, passato in ospedale ad Ascoli, dove il capo dello
Stato si è recato, in forma strettamente privata, per salutare i 52 feriti. La bimba,
estratta viva dalle macerie dopo 16 ore, ha perso la sorellina Giulia. Le hanno trovate
abbracciate. Sulla bara della piccola Giulia, oggi il biglietto di un vigile del fuoco.
“Ciao piccola, ho solo dato una mano a tirarti fuori da quella prigione di macerie.
Scusa se siamo arrivati troppo tardi”. “Quando tornerò a casa mia – prosegue - saprò
che c’è un angelo che mi guarda dal cielo”. In
questa nuova giornata di dolore e commozione arriva, forte, il messaggio delle Istituzioni,
prima di tutto del presidente della Repubblica: Non vi abbandoneremo. In visita ad
Amatrice e ad Accumoli, prima del funerale, Mattarella ringrazia i soccorritori. “Noi
ci siamo e ci saremo sempre”, assicura anche il premier Renzi che, dopo il funerale,
si avvicina alla gente: “Ripartiamo insieme, ma tu non mollare”, dice ad un giovane
di Arquata. Ai sindaci dei paesi colpiti raccomanda “la tenuta piscologica della comunità”,
chiedendo soprattutto di riaprire le scuole il prima possibile. A visitare le zone
di Amatrice e Accumoli anche il presidente del Senato Pietro Grasso che manifesta
la disponibilità ad anticipare la riapertura del Senato. Domani nelle zone colpite
andrà, invece, la presidente della Camera, Laura Boldrini, oggi presente ai funerali.
Tanti i messaggi che arrivano ancora. Silvio Berlusconi, in una nota, esprime la sua
vicinanza alle vittime e assicura che Forza Italia è pronta a votare le leggi per
la ricostruzione.
Le indagini e la solidarietà
Nel versante marchigiano del sisma, la fase di prima
emergenza è ormai conclusa mentre ad Amatrice è ancora incerto il numero di eventuali
dispersi. Proseguono anche i lavori del genio per bypassare il ponte ‘Tre Occhi’ che
porta al Paese del reatino. Tra tre giorni sarà pronto, assicura la Protezione civile. Sul fronte delle indagini si registra l’apertura di un fascicolo
anche alla Procura di Ascoli Piceno per individuare eventuali responsabilità relative
alla costruzione e al consolidamento sismico degli edifici. Il procuratore di Rieti
Giuseppe Saieva sostiene che in alcune palazzine ci sarebbe stata “più sabbia che
cemento”. “Amatrice deve essere rasa al suolo e ricostruita” afferma poi il sindaco
Pirozzi. Ad intervenire anche il presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio
Bertolucci. Ci vuole un segnale chiaro, "che solleciti in Italia l'urgenza di mettere
in sicurezza case ed edifici pubblici”, dice all'agenzia ANSA. Non si ferma, intanto,
la corsa della solidarietà: sono stati già superati i sei milioni di euro nella raccolta
fondi della Protezione civile grazie al numero solidale 45500. La terra, però, continua
a tremare: all’alba di stamani l’ultima di 1.493 scosse dall'inizio dell'evento sismico.
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