2016-08-28 11:29:00

Paraguay: vescovi condannano attacco della guerriglia


I vescovi del Paraguay hanno espresso una “ferma condanna” dell’attacco dinamitardo che sabato mattina ha ucciso 8 militari nei pressi del villaggio di Arroyito, a circa 450 chilometri a Nord della capitale Asunción. Il ministro degli Interni attribuisce la responsabilità dell’attacco alla guerriglia dell’Esercito del Popolo (Epp), un gruppo ribelle di matrice marxista, attivo nella regione dal 2008 e composto da un centinaio di elementi, già autore in passato di altri attentati contro le forze del governo paraguaiano.

Basta con tanto dolore e lutto
In una breve dichiarazione, i presuli esprimono “preghiere per le vittime e solidarietà ai familiari” e chiedono la cessazione degli attentati “contro la vita e la dignità delle persone quale che sia la sua condizione o funzione”, ribadendo che “la vita è un valore supremo che non può essere subordinato a nessuna causa politica, sociale o economica”. "Fermatevi! Basta con tanto dolore e lutto", implorano quindi i vescovi che chiedono alle autorità la rapida identificazione e punizione degli autori dell’attacco per evitare ulteriori spargimenti di sangue.

Più di 60 le vittime del gruppo guerrigliero
Con l’attacco di sabato, il numero totale delle vittime delle oltre 100 azioni armate dell’l’Esercito del Popolo (Epp), che si sospetta legato alla guerriglia colombiana delle Farc e dell’Eln, ha raggiunto quota 61, di cui 32 civili, 18 poliziotti e 11 militari. Il gruppo è nato nel 1996 come una banda dedita a rapine, sequestri e narcotraffico, "riciclandosi" poi come gruppo armato insurrezionale associato ad ex membri del Partito "Patria Libre" si "riciclò" come gruppo armato insurrezionale. (L.Z)








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