2016-08-29 14:06:00

Sisma. Bilancio sale a 291, domani funerali ad Amatrice


Sono 291 le vittime del sisma che ha colpito il centro Italia, ma il bilancio è destinato a salire. Ad Amatrice, sotto le macerie dell’Hotel Roma, sono stati individuati altri due corpi. Sono 2.925 in tutto le persone assistite dai volontari. Intanto, la terra continua a tremare: 2.200 le scosse registrate dalla prima di martedì notte. Sempre ad Amatrice domani alle 18 si celebrerano i funerali della vittime del versante laziale alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, e del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che promette ai terremotati: via dalle tende in un mese. Il servizio di Roberta Barbi:

Con il corpo della donna recuperato stanotte è salito ancora il bilancio delle vittime di un terremoto che non sembra finire mai. Ad Amatrice, si contano ancora 8-10 dispersi, mentre per altri due corpi si è proceduto con il riconoscimento, ma in tutta l’area, comprese le 10 frazioni coinvolte, resta altissimo il pericolo di nuovi crolli. Lavora incessantemente la macchina dei soccorsi, che qui sono ancora in quella che chiamano la prima fase, come testimonia il funzionario capo della Protezione Civile della Regione Lazio, Stefano Ancilli, al microfono dell’inviata Gabriella Ceraso:

“Noi abbiamo, in tutti i campi accoglienza, nel Palazzetto dello sport di Amatrice, e inoltre abbiamo due punti di raccolta che sono pieni, pieni, pieni di materiale di ogni genere. I Vigili del Fuoco stanno completando la fase di ricerca dei corpi, poi inizierà la fase successiva che sarà quella di cercare di recuperare i beni che sono ancora rimasti nelle case. In mezzo a queste due fasi già sono iniziate le demolizioni che sono necessarie soprattutto per ripristinare la viabilità”.

Ad Arquata del Tronto, intanto, si passa alla seconda fase dell’emergenza: quella dei controlli dei tecnici e del recupero degli oggetti necessari, ma anche delle auto e degli animali, sui quali si fonda buona parte dell’economia di queste zone.

Alla cosiddetta “seconda fase” appartiene anche il recupero dei beni artistici e architettonici che sono andati distrutti. Su questo fronte sono già operativi i carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale (Tpc), come racconta a Eugenio Murrali, da Amatrice, il colonnello Antonio Coppola:

“Abbiamo operato una serie di sopralluoghi che stanno continuando, in attesa che la settimana prossima squadre miste dei Carabinieri del Tpc e dei funzionari del Ministero, unitamente ai Vigili del Fuoco, possano poi andare nelle strutture individuate per poter recuperare quanti più beni possibili”.

Per quanto riguarda le donazioni, inoltre, oltre 10 milioni di euro sono già stati raccolti attraverso il numero solidale 45500, mentre le tendopoli traboccano di beni di prima di necessità. Sul posto, molte le realtà che stanno dando una mano, dai motociclisti enduristi che fanno la staffetta sulle strade più accidentate per trasportare i medicinali, all’Islamic Relief, un ong internazionale i cui operatori erano già intervenuti all’Aquila e in Emilia. Gabriella Ceraso, ad Amatrice, ha intervistato uno dei volontari, Jamal Rachid:

“Noi, come musulmani, abbiamo l’obbligo di dare una mano, di intervenire subito. Non ci preoccupiamo delle differenze: siamo umani, aiutiamo l’umano. Siamo andati nella palestra dove dormono i terremotati, a distribuire il cibo, a fare il caffè… Abbiamo anche incominciato a sistemare tutte le donazioni che sono arrivate… Ci sono paesini che sono un po’ isolati: abbiamo distribuito lì un po’ di aiuti e abbiamo portato anche dei telefoni e loro ci chiamano quando serve qualcosa e noi partiamo subito”.

E proprio al modello Emilia 2012, dove tra l’altro le aziende sono ripartite più forti di prima, il presidente del Consiglio Matteo Renzi guarda per la ricostruzione e promette agli sfollati che saranno tolti dalle tende entro un mese ed entro altri 3 o 4 saranno pronte le casette di legno in attesa che i borghi vengano ricostruiti.  

Una preghiera per le vittime e per i loro familiari, infine, è assicurata dal cardinale Bagnasco, presidente della Cei, che racconta di essersi commosso per l’immagine della statua della Madonna recuperata tra gli applausi da una chiesa crollata e smorza i toni sulla scuola di Amatrice: “Più che le polemiche – ha detto – speriamo in analisi serie”.








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