“Vogliamo la nostra scuola, non vogliamo andare a studiare in un’altra scuola, altrimenti smettiamo di studiare o saltiamo l’anno”: queste le richieste degli studenti della scuola gestita dalle Siervas del Hogar de la Madre, a Playa Prieta, andata distrutta dal terremoto che ha colpito la costa dell’Ecuador la notte del 16 aprile, al momento di pensare al nuovo anno scolastico che sarebbe iniziato a luglio. Il sisma ha causato centinaia di morti, tra cui una religiosa e cinque postulanti della comunità, e migliaia di feriti e senzatetto.
L'aiuto delle famiglie per riaprire la scuola
Le madri degli studenti incoraggiavano le suore: “contate su di noi per qualunque
cosa, per fare da mangiare, per preparare la malta, per passare i mattoni, per qualunque
cosa. La scuola la tiriamo su, tra tutti ce la possiamo fare, vedrete...”. Del complesso
scolastico che ospitava gli studenti dalla materna alle superiori, era possibile utilizzare
solo la scuola materna e l’aula magna, tutto il resto doveva essere demolito e ricostruito,
anche il terreno andava rafforzato perché presentava sprofondamenti e spaccature.
La famiglie hanno dato tutto per far riaprire la scuola
“È stato impressionante vedere quante persone si sono messe a pregare, hanno dato
tutto quello che avevano, persino i loro risparmi, si sono dimenticate dei loro problemi
o del loro dolore per unirsi al nostro” racconta una religiosa. Tanti hanno dimostrato
il loro sostegno senza avere molti mezzi economici. Professionisti hanno messo a disposizione
il loro lavoro o i loro macchinari, volontari hanno sacrificato il loro fine settimana
per aiutare, madri di famiglia hanno lasciato le loro faccende quotidiane per dare
una mano in ciò che veniva chiesto loro...
Continuano i lavori per la ricostruzione del complesso scolastico
Il 27 giugno è stato il primo giorno di lezione per le scuole superiori, mentre il
giorno dopo è arrivata una squadra di volontari della ditta Telefonica da Quito, con
un camion carico di canne di bambù per la costruzione di quindici aule destinate ad
ospitare provvisoriamente i 360 alunni iscritti. Il 15 luglio si è svolta una piccola
cerimonia di consegna delle aule agli studenti, felici di essere “tornati a casa”,
“alla loro scuola”, mentre intorno a loro continuano i lavori per la ricostruzione
definitiva dell’Unità Educativa Sacra Famiglia, che comprenderà aule, cappella, sala
computer, aula magna, casa per i volontari e casa delle suore. (S.L.)
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