2016-08-31 14:00:00

Giornata del Creato: messaggio del Patriarca Bartolomeo I


“La rovina e la distruzione di un monumento culturale di un Paese ferisce l’eredità universale dell’umanità”. E’ dedicato anche alla protezione dell’eredità culturale di un Paese il messaggio che quest’anno il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I ha inviato per la Giornata di preghiera per la salvaguardia del Creato che si celebra domani, 1 settembre. Bartolomeo - riferisce l'agenzia Sir - è conosciuto nel mondo come il “Patriarca verde” per il suo impegno a favore dell’ambiente che da anni lo porta sui fronti più “caldi” del pianeta.

Ambiente e cultura sono uniti e di uguale valore e interscambiabili
Il messaggio 2016 affronta un tema particolare: Bartolomeo ricorda il Beato Simeone lo Stilita, “grande colonna della nostra Chiesa, il cui monumento – scrive -, come altri meravigliosi siti archeologici in Siria e in tutto il mondo, come quello famoso dell’antica Palmira, annoverati a livello mondiale, tra i principali monumenti di eredità culturale, hanno subito la barbarie e gli orrori della guerra”. Alla minaccia  e alla distruzione della natura, il Patriarca sottolinea così “un pari problema significativo: la crisi della cultura, che durante gli ultimi anni risulta mondiale. D’altra parte – riflette Bartolomeo -, ambiente e cultura sono uniti e di uguale valore e interscambiabili”.

Proteggere l'eredità culturale mondiale minacciata dai “conflitti bellici
Il Patriarca ecumenico si rivolge a “tutti i responsabili” e ad “ogni uomo” perché proteggano “parallelamente” sia “l’ambiente naturale”, “in pericolo, a causa dei cambiamenti climatici” sia “l’eredità culturale mondiale minacciato dai “conflitti bellici”.  E osserva: i tesori culturali,  come monumenti religiosi e spirituali, espressione bimillenaria della mente umana, appartengono a tutta l’umanità e non esclusivamente ai paesi dentro i cui confini si trovano”.

Rafforzare le misure di protezione e di conservazione ininterrotta dei propri monumenti
“E’ dovere e compito di ogni essere umano, in modo particolare tuttavia di ogni Paese civile, di rafforzare le misure di protezione e di conservazione ininterrotta dei propri monumenti. Così è indispensabile che ogni Stato di diritto e di legalità costituito, eviti azioni, che colpiscono l’integrità dei suoi ‘monumenti universali’ e che alterano i valori intangibili che ognuno di essi rappresenta”. (R.P.)








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