2016-08-31 17:36:00

A Venezia, 'La La Land' di Chazelle apre la 73ma Mostra del Cinema


E' in corso di svolgimento al Lido di Venezia la cerimonia di apertura della 73ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Film prescelto, in concorso, "La La Land" dell'americano Damien Chazelle, un omaggio alla grande stagione hollywoodiana del musical, una storia d'amore raccontata a ritmo di danza. Una Mostra dedicata anche alla memoria di due grandi registi recentemente scomparsi, Abbas Kiarostami e Michael Cimino, e che, in segno di rispetto per le vittime del terremoto, ha cancellato feste e cene di gala. Da Venezia, Luca Pellegrini:

Nell'età di mezzo tra le due guerre mondiali, le due peggiori ferite dell'umanità, il musical americano instillò, complice il cinema, una illusoria fiducia nel progresso, seminando spensieratezza e affetti mélo. Furono gli anni d'oro di Ginger Rogers e Fred Astaire; il testimone passò poi a Vincente Minelli e, sul finire degli anni '50, il genere si spense. Nei nostri tempi, che sono segnati spesso da tragedie - causate dall'uomo, innescate dalla natura -, la Mostra del Cinema di Venezia apre con un omaggio sfavillante, sereno e godibilissimo a quell'epoca di Hollywood. "La La Land", dell'appena trentunenne Damien Chazelle, già incensato per il suo precedente "Whiplash" - anche questo un film con la musica protagonista, ma per raccontare uno scontro feroce - è dunque un vero musical, nel quale il la del titolo è non soltanto la nota, ma anche l'abbreviazione di Los Angeles, città "delle stelle" ove si compie, nel breve ciclo di un anno, l'intensa, tormentata storia d'amore tra Mia e Sebastian - rispettivamente Emma Stone e Ryan Gosling - che danzano i loro tip tap e volteggiano a ritmi di valzer. Un film scelto da Alberto Barbera, Direttore della Mostra, che proprio in questi istanti è stata aperta in Sala Grande dal Presidente della Biennale Paolo Baratta, il quale ha deciso, opportunamente, di cancellare cene e galà per rispettare il dolore delle famiglie vittime del recente terremoto. Nel corso della cerimonia riceve un meritato Leone d'Oro alla carriera il regista polacco Skolimowski, testimone, con il suo cinema, dei travagliati anni '70, e che ha deciso di dedicare ora massima cura alla pittura, divenuta per lui una vera ricerca spirituale.








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