La Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb) dice no alla proposta, avanzata dall’Istituto nazionale di sanità (Nih) di sospendere il divieto di finanziamenti federali per la ricerca sui così detti “esseri-chimera”, ossia embrioni di mammiferi cui viene aggiunto Dna umano. In una nota pubblicata sul sito web dell’Usccb, i presuli sottolineano che “il governo federale spenderà i dollari dei contribuenti per la creazione e la manipolazione di nuovi esseri la cui esistenza offusca la linea di demarcazione tra l’uomo e l’animale”. Ma “tale ricerca è decisamente immorale”, ribadiscono i vescovi.
Rispettare la dignità della persona umana
Oltre alla gravità di “sfruttare embrioni umani come fabbriche di cellule per la ricerca
– continua la Chiesa cattolica Usa – il problema è che gli esseri ‘chimera’ non appartengono
pienamente né alla razza umana, né alla specie animale, rendendo quindi impossibile
determinare quali possano essere i loro obblighi morali”. L’etica cattolica – prosegue
la nota episcopale – permette “l’uso rispettoso degli animali per la ricerca a beneficio
dell’umanità. Ma in ragione della dignità unica della persona, ci sono dei limiti
a ciò che si può moralmente fare”.
No alla distruzione di embrioni umani
La ricerca sugli esseri-chimera, infatti, “si basa sulla distruzione di embrioni umani;
prevede la produzione di entità dotate, in parte o interamente, di cervello umano
e permette la creazione di esseri viventi dotati di gameti umani”. “La dignità e l’inviolabilità
della vita umana in ogni sua fase di sviluppo – ribadisce l’Usccb – è un principio
fondamentale di ogni società veramente civile. E il diritto a non essere sottoposti
a sperimentazioni dannose, senza il proprio consenso espresso ed informato, è un diritto
umano innato”.
Cosa prevede la ricerca
Da ricordare che, fino allo scorso settembre, negli Usa era in vigore il divieto
al finanziamento alla ricerca sugli ibridi uomo-animali. Ora, con la sospensione di
tale divieto proposta dal Nih nei prossimi messi, si prevede che i finanziamenti siano
rilasciati, ma previo parere di uno specifico comitato etico. Le ricerche riguardano
soprattutto la possibilità di mescolare materiale genetico animale ed umano a livello
di cellule staminali. Le chimere, cioè gli embrioni di mammiferi cui viene aggiunto
Dna umano, vengono utilizzati per riprodurre “in provetta” modelli di malattie umane,
studiarle e sperimentare farmaci, ma le implicazioni etiche sono altissime. (I.P.)
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